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Violento incendio ad Avellino, il prefetto: “Stato d’emergenza”

AVELLINO. Un violento incendio è divampato alla Igs, un’azienda insediata nel Nucleo industriale di Avellino che produce contenitori in plastica per batterie automobilistiche. Le fiamme si sono sviluppate poco dopo le 13.30 di ieri nel piazzale esterno all’azienda dove erano state stoccate le produzioni. Non ci sono notizie di feriti o intossicati. Un’alta nube nera, visibile da tutta la città, si è alzata, mentre numerose squadre dei vigili del fuoco da ore si stanno adoperando per domare le fiamme. Il denso fumo ha oscurato il cielo non soltanto ad Avellino ma anche ad Atripalda, Montefredane e Mercogliano. Sul posto  sono accorsi anche i tecnici dell’Arpac per valutare le sostanze tossiche rilasciate nell’aria e nell’ambiente circostante.

Il prefetto di Avellino, Maria Tirone, dopo aver convocato il Centro di coordinamento soccorsi-stato di emergenza al quale hanno partecipato il sindaco di Avellino Gianluca Festa e i primi cittadini dei comuni limitrofi, ha dichiarato lo stato d’emergenza.

“Bisogna tenere le finestre chiuse per chi risiede nella zona ed evitare di circolare a ridosso dell’area per non intralciare le operazioni di soccorso e spegnimento” ha dichiarato il sindaco avellinese Festa, mentre da tutta la Campania sono giunti mezzi dei vigili del fuoco e della protezione civile per evacuare la zona e mettere in sicurezza l’area. Sono state evacuate a titolo precauzionale le aziende vicine e particolari misure di sicurezza sono state messe in atto per impedire che le fiamme si possano propagare ad una stazione di servizio carburanti che si trova a poche decine di metri dall’Igs.

“La situazione è complicata – aggiunge il sindaco Festa- ma si lavora con grande professionalità fin dai primi momenti. L’Arpac si è attivata per monitorare i livelli di inquinamento dell’aria. È troppo presto per prospettare situazioni drammatiche ma saranno fatti tutti i controlli necessari”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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