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Violenza sulle donne, il Codice rosso diventa legge

ROMA. E’ giunto nel tardo pomeriggio il via libera definitivo del Senato al disegno di legge sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, il cosiddetto Codice rosso. Il provvedimento, che ha incassato l’ok definitivo del Parlamento e che con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale sarà quindi legge, ha ottenuto 197 sì e 47 astenuti. Tra gli astenuti Leu e Pd.

“La legge Codice rosso rappresenta il massimo che si può attualmente fare sul piano legislativo per combattere la violenza sulle donne – afferma in una nota il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno -. Si tratta di un’importantissima novità con la quale vogliamo scongiurare che le donne stiano mesi o anni senza ricevere aiuto”. E, aggiunge: “Dopo questa svolta, sono consapevole che l’impegno per combattere la violenza sulle donne non può finire qui: per esempio, sarà essenziale operare sul piano della riduzione dei tempi dei processi penali. E’ fondamentale fare il massimo sul piano legislativo, ma non basta. Come ho sempre sostenuto, la violenza sulle donne è molto spesso una conseguenza delle discriminazioni; dunque, gli interventi legislativi devono essere accompagnati da azioni concrete sul piano culturale. Comunque oggi abbiamo aggiunto un mattone determinante nella costruzione di un’efficace lotta alla violenza”.

I ministri Giulia Bongiorno, Erika Stefani e Alfonso Bonafede al Senato

Sull’approvazione del Ddl interviene anche il ministro per la Giustizia Alfonso Bonafede: “Oggi con l’approvazione del Codice rosso lo Stato dà una risposta molto forte: dice ad alta voce che le donne in Italia non si toccano. Ogni 72 ore in Italia muore una donna per femminicidio, è una vera e propria emergenza sociale”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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