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Whirlpool, i lavoratori “non mollano” e occupano i binari dell’Alta Velocità

Circa 200 manifestanti hanno occupato per circa due ore i binari della stazione Centrale di Napoli, in seguito la protesta si è spostata in Piazza Garibaldi dove è in corso un blocco stradale

Protesta ad oltranza dei lavoratori della Whirlpool che per circa due ora hanno bloccato i binari dell’Alta Velocita alla Stazione Centrale di Napoli, congestionando di fatto il traffico in entrata e in uscita dal principale snodo ferroviario del capoluogo campano. I circa 200 manifestanti presenti hanno protestato con slogan e striscioni contro la multinazionale statunitense, che nei giorni scorsi aveva annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 340 operai di via Argine.

In seguito i presenti hanno liberato i binari e si sono spostati all’interno della stazione, dove hanno continuato la protesta a suon di cori da stadio che manifestano il grande dissenso nei confronti di un’azienda che si è fatta beffe delle richieste dei sindacati ed ha avviato le procedure di licenziamento coatto senza alcun rispetto nei confronti di lavoratori e lavoratrici che rischiano seriamente di finire in gravi difficoltà economiche, ancor più acutizzate dall’attuale crisi scaturita dopo l’epidemia.

Whirlpool Napoli non molla

I sindacati chiedono un’intervento duro da parte del Governo: “Draghi intervenga subito come promesso per fermare questa scelta scellerata dell’azienda“. Molti lavoratori indossano la maglia bianca con la scritta “Whirlpool Napoli non molla“, frase simbolo di tutte le proteste che si sono susseguite negli ultimi due anni. In questi minuti la manifestazione si è spostata in Piazza Garibaldi dove è in corso un blocco stradale.

Whirlpool
Foto della protesta alla stazione Centrale di Napoli (Facebook)

Necessario un’intervento del Governo perché ogni posto di lavoro difeso è un presidio di legalità

Sul gruppo Facebook “Whirlpool Napoli non molla” l’assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Monica Buonanno, scrive: “A due anni e più da quel maledetto giorno è cambiato tutto, tranne che la decisione di Whirlpool di lasciare Napoli; restano, se non accade niente in questi prossimi 70 giorni, i depositi di carburante e i clan di camorra che si fanno guerra tra loro…

Sulle note dell’inno d’Italia cantato durante l’occupazione dei binari della stazione Centrale di Napoli i rappresentanti sindacali sottolineano l’ennesima dimostrazione di attaccamento al lavoro degli operai e delle operaie, ma è necessario “che il premier Draghi prenda in mano questa vertenza” perché le famiglie coinvolte non meritano quello che è stato definito uno “scippo” e uno “schiaffo morale” da parte di una multinazionale. “Ogni posto di lavoro è un presidio di legalità, – prosegue uno dei sindacalisti presenti alla manifestazione – e lotteremo fino alla fine, fino all’ultima goccia di sudore per difendere la legalità nella nostra città“.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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