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30 ottobre: San Mauro di Verona, vescovo nel VII secolo

Anche il 30 ottobre sono tanti i Santi e i Beati celebrati dalla Chiesa cattolica. Lo scorso anno ci siamo dedicati a San Germano di Capua, le cui notizie provengono dai Dialoghi di San Gregorio Magno. Oggi invece parliamo di San Mauro, vissuto a Verona a cavallo tra il VI e il VII secolo, dove fu il 32° vescovo.

San Mauro rimane negli annali della chiesa veronese grazie alla sua fama per santità e miracoli. Il suo nome è stato inserito in vari elenchi. Lo troviamo nel Velo di Classe, nel Ritmo Pipiniano e nella Lapide Stefaniana del secolo X, nel Carpsunm, nell’antico Lezionario della Cattedrale, nel Martirologio Veronese e in quello Romano. Nella cronotassi ufficiale dei vescovi di Verona è al trentaduesimo posto, dopo San Pietro e prima di San Giovanni.

Mauro è stato Vescovo di Verona dal 612 al 622, anno della sua morte. Le cronache ci narrano che dopo esser stato nominato Vescovo, si è ritirato a vita solitaria sulle montagne veronesi dette delle Saline. A questo proposito non sappiamo se si sia ritirato abdicando all’episcopato o se abbia lasciato un coadiutore a governare la diocesi. Più probabile l’ipotesi che abbia rinunciato al governo della diocesi lasciando sul posto un vescovo Concessus II. Mauro condusse vita isolata per circa sette anni, nel silenzio e in penitenza. Come pastore della diocesi scaligera, in piena epoca Longobarda, rimase legato alla sua comunità con la preghiera e la penitenza. Per lui l’ascesi era una scelta consapevole. Di sicuro, sappiamo che andò a Saline, visse in solitudine, dedito solo ad opere di pietà e di penitenza.

Sempre dalle cronache antiche sappiamo che ormai vecchio, avrebbe lasciato le montagne per tornare a Verona. Durante questo viaggio morì sulle colline, intorno alla città, nei pressi del colle San Felice, luogo dove è sorta una chiesa in suo onore. Il 21 novembre è indicato come il giorno della sua morte. Alcuni storici riferiscono che in quel giorno tutte le campane della città si misero a suonare a festa, inspiegabilmente da sole.
Anche a Saline, nel XIII secolo sorse un luogo di culto tra i più belli del territorio scaligero.

Nel VII secolo si registra a Verona un nuovo vigore religioso e all’epoca del suo episcopato risalgono la costruzione di alcune chiese e la fondazione di alcuni monasteri femminili. Nel 1961 la S. Congregazione dei Riti, su proposta del vescovo di Verona, il venerabile, Giuseppe Carraro, riunì la memoria dei santi vescovi veronesi sotto un’unica festa il 30 ottobre.

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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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