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Il pistolero spara due colpi e conquista San Siro

MILANO. Allo Stadio Meazza ieri sera si è disputato il primo quarto di Coppa Italia tra Milan e Napoli. Dopo il pareggio tra le due squadre in campionato di appena tre giorni prima, i rossoneri hanno avuto la meglio (2-0), grazie ad una doppietta del suo nuovo bomber, il polacco Piatek, che al suo debutto da titolare ha mandato in paradiso la squadra e in estasi il pubblico della “Scala del calcio”.

Volendo sintetizzare la partita in una frase prenderemo a prestito il titolo di una canzone “La dura legge del gol!” di Max Pezzali, dove si dice che, pur facendo un bel gioco, se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono, gli avversari stanno chiusi in difesa ma alla prima opportunità salgono su e la buttano dentro.
Ebbene questo è stato il canovaccio del match disputato ieri. Cosa è cambiato rispetto alla sfida di campionato? Entrambe le formazioni hanno cambiato cinque giocatori . Il pallino del gioco, come nella partita precedente, è sempre stato in mano ai partenopei. Il Napoli riesce a sfruttare le fasce in maniera efficace e spesso mette in difficoltà gli esterni rossoneri. Mentre la squadra di Gattuso nei primi 10 minuti pensa soprattutto alla fase difensiva per arginare il pressing asfissiante dei partenopei.

Al minuto 11′ c’è la svolta: Laxalt intercetta una palla a centrocampo e nella tre quarti del Napoli, innesca Piatek, che si fionda velocemente sul pallone, lascia sul posto un disattento Maksimovic, e giunto nell’area avversaria lascia partire un destro preciso che si insacca nella porta presidiata dell”incolpevole Meret. Il Napoli non si arrende e continua a macinare gioco, ma al 27′ c’è una ripartenza di Castillejo che serve lo smarcato Laxalt, che appoggia su Paquetà; il brasiliano serve con precisione Piatek, che evita Koulibaly e un suo compagno di reparto riescono, si sposta sul lato sinistro dell’area, si accentra e poi lascia partire un tiro a giro che va spegnersi nelle spalle del portiere napoletano, realizzando una doppietta che fa scattare in piedi tutto lo stadio.
Il Napoli prova per tutta la partita a fare gioco e inserirsi nelle maglie della difesa, senza rendersi mai davvero pericoloso. Il più attivo tra le fila azzurre è Lorenzo Insigne, un paio di sue conclusioni sono agevolmente neutralizzate dal portiere avversario. Continua cosi il digiuno dell’attaccante campano, che non segna da 84 giorni.

Nel secondo tempo Ancelotti inserisce due giocatori d’attacco, Ounas e Mertens, per due centrocampisti , Allan e Diawara, cercando di giocare con quattro punte che dall’ 85′ diventano addirittura cinque con l’ingresso di Callejon. Ma il risultato non cambia. La squadra di Gattuso pur non esprimendo un gioco spumeggiante riesce a tenere botta, le statistiche dicono che in cinque delle ultime otto partite non ha subito reti, a conferma che la squadra ha trovato compattezza e continuità. Piatek è riuscito trasformare in parte la squadra grazie alle sue capacità e alla “freschezza” mentale. “E’ molto più facile allenare le gambe dei giocatori che la testa”. Krzysztof esprime grande consapevolezza dei propri mezzi. L’attaccante polacco è uscito dal campo al minuto 79′ , accompagnato da una standing ovation, meritata e confortata dai numeri: 2 tiri in porta e 2 gol realizzati. Ma non è tutto: ha fatto ammonire metà difesa azzurra, Koulibaly e Malcuit.
A livello europeo, tra i giocatori sotto i 23 anni solo Kylian Mbappé ha fatto meglio mettendo a segno 22 reti totali in tutte le competizioni, una in più del polacco, che fa sognare i tifosi rossoneri.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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