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A Woodstock 50 anni fa il più grande festival di tutti i tempi

NEW YORK. 15 agosto 1969: a Ferragosto saranno passati 50 anni esatti, quando nella cittadina di Bethel, nello Stato di New York, andava in scena la più grande kermesse musicale di tutti i tempi: il Festival di Woodstock. “Tre giorni di pace e musica rock”, che però si trasformarono in quattro giorni, con l’esibizione di Jimi Hendrix slittata all’alba di lunedì 18. Davanti al palco allestito in quell’area immensa si radunarono 400 mila persone, molte delle quali riuscite a entrare gratuitamente, forzando i cancelli che avrebbero dovuto delimitare l’area.

La folla oceanica di giovani si ritrovò ad assistere a uno spettacolo unico: una non-stop di suoni, con alcuni tra i più grandi musicisti dell’epoca (e di sempre). Il primo a esibirsi, venerdì 15 agosto, fu Richie Havens che, poco dopo le 17, fece risuonare nel parco le prime note di High Flyin’ Bird. A concludere la giornata fu invece Joan Baez. Protagonisti di sabato 16 agosto furono, tra gli altri, i Santana, Janis Joplin & The Kozmic Blues Band, The Who e i Jefferson Airplane. Infine, in quella che avrebbe dovuto essere l’ultima giornata, le esibizioni di Joe Cocker, The Band, Johnny Winter, Crosby, Stills, Nash & Young. Fino alla conclusione di Jimi Hendrix, all’alba del lunedì, con una strepitosa interpretazione dell’inno americano, con l’utilizzo della sola chitarra elettrica distorta. Un messaggio di pace contro la guerra. Contro la carneficina in Vietnam.

L’ultimo ad esibirsi fu Jimi Handrix

Lo storico evento è stato replicato due volte, nel 1994 e nel 1999, rispettivamente a 25 e a 30 anni dalla storica edizione. Ma con un sapore ben diverso, visto che il contesto sociale era decisamente modificato. Nella prima riedizione a calcare il palco furono, tra gli altri, Sheryl Crow, Aphex Twin, i Cypress Hill, i Nine Inch Nails, i Metallica, gli Aerosmith, i Cranberries, Zucchero, The Allman Brothers Band, Peter Gabriel, i Red Hot Chili Peppers, i Green Day, Paul Rodgers Rock and Blues Revue (con Slash, Neal Schon, Andy Fraser e Jason Bonham) e Bob Dylan, che 25 anni prima aveva declinato l’invito. E poi, direttamente dalla storica edizione, Joe Cocker, The Band (con Hot Tuna, Bruce Horsnby, Roger McGuinn, Rob Wesserman e Bob Weir), Santana con Eric Gales. E poi Crosby, Stills & Nash, orfani di Neil Young, ma insieme a John Sebastian.

Nel 1999, nonostante nomi di un certo peso, tra cui Alanis Morissette, James Brown, i Metallica, Sheryl Crown, il concerto risultò essere un flop. Quest’anno, a 50 anni dalla storica edizione, si è cercato di allestire un nuovo Festival di Woodstock, proprio negli stessi giorni che avevano caratterizzato l’evento del ’69, ma l’evento è saltato a pochi giorni da quello che era stato fissato come giorno del debutto. E allora, ai nostalgici della grande musica, non resta che consolarsi con gli eventi organizzati sulle reti televisive, a partire da Sky Arte, per ricordare il più grande festival di tutti i tempi.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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