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Adolescenti e social network: il mondo digitale tra rischi e benefici

Oggigiorno i social media fanno parte della vita di milioni e milioni di persone e non ne sono esenti i giovani, di fatto ormai siamo in un’era quasi totalmente digitale. Secondo alcune ricerche, più del 90% degli adolescenti possiede almeno uno smartphone e l’online è diventato sempre più rapido ed accessibile da ogni dispositivo tecnologico.

Gli adolescenti hanno un bisogno fondamentale di socializzare e questo oggi è permesso anche grazie ai social, purtroppo però, secondo quanto sostengono molti psicoterapeuti dell’età evolutiva, la realtà virtuale sembra condizionare molto l’evoluzione psicosociale dei ragazzi.

È incredibile vedere con quale velocità ed intensità è stata colpita la vita dei giovani nell’ultimo decennio a causa dei social. Infatti gli esperti hanno inoltre evidenziato che in questo lasso di tempo la vita reale è stata riversata su quella online, rivoluzionando così il modo di comunicare e di relazionarsi.

Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato come il benessere degli adolescenti sia fortemente influenzato dall’utilizzo dei social media. Ed i lati negativi di questi sono stati molti, basti pensare all’ansia, alla rappresentazione filtrata e falsata della propria immagine o al cyberbullismo, ma possono esservi anche dei lati positivi se si impara a farne un buon uso.

Ma i giovani sono consapevoli dei pericoli che potrebbero incorrere in rete? Secondo uno studio condotto su un campione di giovani adolescenti, di età compresa tra i 12 ed i 18 anni, molti hanno espresso la propria opinione riguardo l’uso dei social rivelandone molte paure e timori: parlando della dipendenza da questi; menzionando il cyberbullismo e l’adescamento di minori; temendo per la propria privacy e la tutela dei dati personali; facendo riferimento alla distrazione dallo studio e dalla vita reale.

Gli adulti hanno quindi un compito fondamentale, sostenere i giovani e aiutarli a comprendere come utilizzare i social in modo sano e positivo, traendone così i maggiori benefici.

Gli aspetti positivi e negativi dei social sui giovani

Chi lavora a stretto contatto con le famiglie si rende sempre più conto di quanto disorientamento ci sia tra i genitori, che si trovano spesso in conflitto tra la loro preoccupazione di non essere in grado di proteggere la crescita dei propri ragazzi in un contesto poco monitorabile, come quello dei social, ed il loro desiderio di offrire il meglio possibile ai propri figli, sapendo che ad oggi è estremamente importante una competenza tecnologica.

Ad ogni modo, possono esserci aspetti sia positivi che negativi nell’utilizzare il mondo social, la cosa importante è avere chiara la loro distinzione.

social

Quali sono gli aspetti positivi dei social per i giovani?

  • Il rimanere in contatto in tempo reale, senza più limitazioni geografiche o problemi di costi. E in un periodo pandemico, come quello che stiamo vivendo da un paio d’anni a questa parte, la capacità di tenersi in contatto con le amicizie e le persone a noi care è di fondamentale importanza;
  • Ampliare le proprie conoscenze e fare nuove amicizie, magari trovandosi reciprocamente in base alle proprie preferenze ed interessi (preferenze musicali, partecipazioni a corsi o ad eventi pubblici, passioni per uno stesso artista o scrittore, etc.);
  • Uscire dal proprio guscio ed esprimersi liberamente, molti giovani hanno dichiarato che il mondo social li ha aiutati in questa prospettiva, inoltre i feedback positivi hanno contribuito anche a rafforzare la propria autostima;
  • Abbattere la solitudine, i social permettono molte attività piacevoli e divertenti ed è considerato da molti uno strumento per sentirsi integrati e non restare soli.

E quali sono gli aspetti negativi dei social?

  • Il bisogno di essere visti, vi è talmente bisogno di visibilità pubblica che spesso questa sfocia nel narcisismo quasi patologico. Il problema poi peggiora quando ci si ritrova al centro di commenti negativi, spesso conseguenti alla pubblicazione di proprie foto o video. Qui infatti, nella maggior parte dei casi, si cade vittime dell’ansia e della vergogna, contribuendo al diffondersi di altri importanti problemi, come il body shaming ed il cyberbullismo. Quest’ultimo è esattamente come il bullismo, con la sola differenza che riguarda la vita online, ne viene amplificata la diffusione ed il bullo riesce a restare nell’anonimato;
  • La popolarità, i giovani (e non solo) la ricercano sempre di più attraverso i social e spesso si rischia di cadere nell’ossessione dei “like”. Inoltre vi sono vari modi in cui gli adolescenti cercano di attirare l’attenzione sul web: dal cambio di pettinatura al colore dei capelli, dall’esagerazione con il trucco alle sedute di abbronzatura artificiale, dallo sbottonandosi i vestiti al mostrare parti del proprio corpo nudo;
  • Si può creare una dipendenza e si perde la cognizione del tempo, si entra nei social per pochi minuti e ci si rimane per intere giornate, distraendosi così dai momenti di studio e di apprendimento;
  • I social media offrono una versione ritoccata della realtà, le immagini vengono modificate e le foto ed i selfie delle persone vengono così ritoccate da non riconoscere più il soggetto che era di fronte l’obiettivo.

Inoltre sono moltissime le persone che sui social si trasformano nei cosiddetti “leoni da tastiera”, ovvero scrivono cose che non avrebbero mai il coraggio di dire in faccia. E questo sembra inoltre alimentare la maleducazione ed il menefreghismo.

Conclusioni

Molti sono gli adulti preoccupati nel vedere i giovani immersi nel mondo dei social e si chiedono cosa sia più giusto fare e come muoversi al riguardo.

A tal proposito gli esperti, dopo molti studi condotti in quest’ambito, sostengono che disinstallare dagli smartphone dei propri figli adolescenti le applicazioni social aiuterebbe sicuramente a migliorare la qualità del sonno e la concentrazione di questi, ma che vedendo i propri coetanei navigare liberamente durante le uscite comuni, scatenerebbe in loro una sensazione di disagio, di diversità e, soprattutto, di esclusione.

Gli stessi suggeriscono quindi di parlare e confrontarsi sempre con i ragazzi, tenendo costantemente gli occhi aperti su quanto viene fatto durante l’utilizzo dei social e di quando si è online e, tutt’ al più, stabilire degli orari e delle regole da dare ai giovani per l’utilizzo di questi.

I social network appaiono sempre più importanti ed il mondo digitale si sta evolvendo così rapidamente che anche le problematiche emerse tendono ad ingigantirsi, incrementando nei giovani (ma non solo) veri e propri fattori di rischio.

È quindi fondamentale aumentare la consapevolezza sul corretto utilizzo degli strumenti digitali, aiutando i giovani a massimizzare i benefici e a ridurre al minimo i rischi dell’utilizzo dei social e questo sarà possibile educandoli ad utilizzarli in modo sicuro.

Valeria Glaray

Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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