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Al largo della Sicilia, scoperti sei vulcani sottomarini

PALERMO. Riservano continuamente delle sorprese fondali che circondano il Bel Paese: lo dimostra la scoperta di sei vulcani sottomarini a pochi chilometri dalle coste della Sicilia sud-occidentale, tra Mazara del Vallo e Sciacca. Merito del ritrovamento va all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) grazie alle due campagne condotte a bordo della nave da ricerca Ogs Explora.

A pubblicare lo studio è stata la rivista Marine Geology, che conferma come le precedenti ipotesi sulla presenza di tre vulcani siano esatte. Anzi a questi tre ne vanno aggiunti altrettanti, individuati per la prima volta. Uno dei vulcani individuati è soltanto a sette chilometri dalla costa. Grazie a mappe dei fondali ad alta risoluzione e a indagini sismiche e magnetiche, i ricercatori guidati da Emanuele Lodolo hanno ricostruito in dettaglio la morfologia del fondo marino, scoprendo i sei vulcani.

“Sono tutti localizzati entro 22 chilometri dalle coste della Sicilia; uno in particolare si trova a soli sette chilometri da Capo Granitola – spiega Lodolo -. La scoperta di vulcani sommersi così vicini alla costa della Sicilia dimostra che ci sono ampie aree vicino al litorale che sono ancora poco conosciute e studiate”.

“Il vulcano più vicino alle coste, chiamato Actea, ha una morfologia complessa – conclude il ricercatore – e mostra una grossa colata lavica che si estende per oltre 4 chilometri”. Si tratta, in effetti, di un caso unico per questo settore del Canale di Sicilia.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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