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Allarme phishing: la truffa dell’eredità da 21 milioni di sterline

Una email proveniente da un fantomatico Dennis Wierer, audit e account manager di una banca (che non viene nemmeno citata) promette di farci avere il 40% dell'eredità milionaria appartenente ad un petroliere deceduto 5 anni fa.

Ancora oggi le truffe informatiche continuano ad imperversare sul web e in particolar modo quelle ricevute via email si moltiplicano di giorno in giorno. Questo tipo di crimine informatico ha un nome ben preciso: si chiama phishing e come suggerisce il nome (variazione del termine inglese “fishing” che significa pescare) l’obiettivo è quello di far abboccare la potenziale vittima e farla cadere nella truffa, così come il pescatore cattura il pesce applicando un’esca al proprio amo.

Proprio questa mattina la nostra redazione ha ricevuto una email da un fantomatico Dennis Wierer, nella quale si è presentato come un audit bancario (revisore contabile e legale dei conti di una banca da parte di una società indipendente) e che con modi molto gentili ci ha prospettato un potenziale affare da 8,4 milioni di sterline, ovvero poco meno di 9,7 milioni di euro. La banca nella quale opera non è stata (volutamente) specificata.

Oltre 24 milioni di euro da dividere in due parti

Il serio professionista, che nelle prime righe si è scusato debitamente per l’eventuale violazione della nostra privacy, racconta di avere la possibilità di farci risultare eredi di un petroliere deceduto 5 anni fa e in questo modo di poter far pervenire sul nostro conto corrente l’ingente una parte della somma lasciata dall’uomo d’affari, ovvero 21 milioni di sterline (pari a 24,253 milioni di euro), così ripartita: il 60% per lui e il 40% per noi.

Il gentile signor Wierer informa inoltre che prossimamente ci fornirà tutti i documenti necessari per poter ottenere l’eredità. Nella parte finale del messaggio, per supportare questo inaspettato slancio di generosità, ci informa che se non avesse presentato un erede del defunto petroliere nel giro di qualche settimana il denaro sarebbe finito nelle mani dello stato (quale stato sia non è dato saperlo) o in possesso di avidi funzionari di banca, motivo per il quale ha deciso di mettersi all’opera e contattarci.

Quali particolari fanno capire che si tratta di una truffa?

Con questo articolo intendiamo sensibilizzare tutti i lettori sollecitandoli a diffidare dai facili guadagni prospettati in messaggi come quello ricevuto dalla nostra redazione. Nel caso specifico va evidenziato che il mittente ha omesso volutamente il nome dell’istituto bancario per il quale lavora, non ha fornito il nome del milionario defunto e soprattutto il testo è stato scritto in un italiano che denota gravi lacune grammaticali, circostanza dalla quale si evince che è stato tradotto da una lingua straniera in italiano in maniera grossolana attraverso uno dei tanti servizi di traduzione gratuita presenti sul web.

Infine il destinatario della missiva dovrebbe essere un soggetto singolo, mentre è stata inviata ad una redazione giornalistica che prontamente ha trasformato la possibile truffa in un articolo di denuncia.

Per questo vi invitiamo, nel caso in cui riceveste una email simile, ad inviare una segnalazione alla Polizia Postale o a presentare una denuncia per reati telematici presso il Commissariato di Polizia più vicino.

Il contenuto della email truffa

Di seguito il testo originale della email, scritto così come ci è stato recapitato:

Caro amico,

Con caloroso cuore porgo la mia amicizia e i miei saluti, e spero che questo messaggio ti incontri in tempo utile. Per quanto strano o sorprendente possa sembrarti questo contatto poiché non ci siamo incontrati personalmente o non abbiamo avuto alcun rapporto in passato, ti chiedo umilmente di prendere in debita considerazione la sua importanza e l’immenso beneficio che sarà per te. Dopo un’attenta considerazione, ho deciso di contattare la vostra assistenza in questo modo. Mi scuso debitamente per la tua più necessaria violazione della tua privacy.

Un uomo d’affari petrolifero ha effettuato un deposito fisso di £ 21 milioni di GBP nella mia filiale bancaria dove lavoro come Audit e Account Manager ed è morto con tutta la sua famiglia in un incidente automobilistico mortale senza lasciare parenti stretti. Sfortunatamente, questo cliente è morto intestato in un orribile incidente d’auto lasciando il suo conto bancario con uno stato di beneficiario aperto.

Ho recuperato il tuo indirizzo di contatto durante la mia ricerca per il parente prossimo di un cliente deceduto della nostra banca e tutti gli sforzi fatti dalla nostra banca per individuare i suoi parenti non hanno avuto successo, quindi ho deciso di scriverti poiché ho monitorato questo conto in banca per Sono passati 5 anni e nessuno si è fatto avanti con alcun reclamo. Ho il permesso legale di presentarti come erede del fondo per il nostro reciproco vantaggio e propongo di presentarti come parente prossimo per richiedere i fondi.

Fornirò tutti i documenti pertinenti che saranno richiesti a sostegno di questa eredità e la mia banca rilascerà il fondo a voi senza ulteriore ritardo, previa vostra considerazione e accettazione di questa offerta. La somma totale sarà così ripartita: il 60% per me e il 40% del fondo sarà per te.

Questa è un’opportunità unica nella vita che è in grado di migliorare le cose per noi e inoltre, se non presento i parenti più prossimi del mio defunto cliente in un paio di settimane, la verità è che questi soldi saranno presi dal governo o da alcuni avidi funzionari della banca e non avrei incrociato le braccia e non avrei guardato questo accadere, da qui la mia decisione di contattarti.

Ringraziandovi in ​​attesa di una vostra immediata risposta.

Distinti saluti,
Dennis Wierer

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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