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Amaxofobia, la paura di guidare e come vincerla

È un disturbo che può manifestarsi sia in un guidatore inesperto che in uno più esperto. Non è sempre possibile individuarne con esattezza le cause.

Migliaia sono le persone che hanno delle fobie e queste possono riguardare sia gli animali (come per ragni, serpenti, cani e moltissimi altri) sia situazioni, oggetti che attività specifiche. Tra le tante fobie, però, ve ne sono alcune che possono limitare notevolmente la nostra quotidianità, una tra queste è l’amaxofobia.

Amaxofobia, è così che viene definita la paura di guidare – dal greco “hàmaxa”, che significa carro e “phobos”, cioè paura, fobia – ed è una sensazione di forte disagio, stress e ansia che manifesta una persona quando si mette al volante o quando ha il solo pensiero di trovarsi in quella specifica situazione.

Secondo quanto sostengono alcuni psicoterapeuti, la paura di guidare è una fobia a tutti gli effetti e come per tutte le altre può avvenire in due diverse modalità: o per aver vissuto in prima persona una situazione traumatica, quindi direttamente (come può essere l’aver avuto un incidente), oppure per l’aver sviluppato questa paura tramite l’apprendimento di informazioni altrui, quindi l’aver sentito il racconto di una brutta esperienza avuta da altre persone.

Si tratta di un disturbo altamente invalidante per il soggetto che ne soffre: gli basterà sedersi dal lato del guidatore o pensare ad eventuali aspettative negative per sentirsi bloccato dall’ansia; così come potrebbe succedere dopo aver guidato per qualche metro.

Questa fobia può limitare negativamente la quotidianità della persona, sia per la vita sociale sia per quella lavorativa; la fortuna è che questo tipo di disturbo può essere affrontato e superato.

amaxofobia paura di guidare

Quali sono i sintomi e le possibili cause dell’amaxofobia?

Le situazioni che potrebbero insorgere guidando possono essere tra le più svariate: un incrocio trafficato, passare su un ponte, un pedone che attraversa la strada all’improvviso, il maltempo che può influire sulla visibilità, guidare in strade nuove, di notte o in tangenziale. Tutti scenari che potrebbero generare ansie così forti da portare il soggetto ad avere un attacco di panico.

Come per ogni altra cosa è sempre soggettiva la reazione dell’individuo, così come i sintomi che potrebbero presentarsi: ansia, agitazione, nervosismo, confusione, disagio, respirazione affannosa, tachicardia, sudorazione, bocca secca, tremore, giramenti di testa, nausea, paranoia, sensazione di svenimento e vertigini.

Tutti sintomi che possono comparire prima di entrare in macchina o quando si è già al volante; ad ogni modo, si tratta di un disturbo che colpisce molte persone e si manifesta con diversi livelli di gravità.

Vi sono casi in cui avere una persona fidata al proprio fianco risulta indispensabile per poter guidare, mentre in altre il soggetto che soffre di amaxofobia deve semplicemente evitare determinate condizioni esterne per sentirsi tranquillo e sicuro.

L’autonomia negli spostamenti è un aspetto molto importante e quando questa viene meno i ripercuote sulla propria autostima. Inoltre, non guidando, il soggetto tende a rinunciare a molte cose.

Secondo il parere di alcuni esperti, la paura di guidare può manifestarsi con più facilità nei soggetti che soffrono già di altre fobie o disturbi d’ansia, come ad esempio chi soffre di: agorafobia (paura degli spazi aperti, isolati o affollati), claustrofobia (sentirsi soffocare negli ambienti stretti e chiusi), ansia da separazione (allontanarsi troppo da casa, guidare da soli), mancanza di controllo sull’ambiente circostante (troppo traffico o guidare con la nebbia o il maltempo e non avere buona visibilità).

Consigli e conclusioni

L’amaxofobia è un disturbo che può manifestarsi sia in un guidatore a cui manca esperienza sia in uno più esperto. Talvolta ci si trova, senza alcun motivo apparente, a perdere confidenza con la guida.

Purtroppo non è sempre possibile individuare con esattezza la causa che porta a vivere questo tipo di paura, anche se nella maggior parte dei casi sembra essere la conseguenza di un incidente o di un evento traumatico subìto dal soggetto stesso, o da una persona a lui cara.

Altre motivazioni potrebbero essere: il manifestarsi di una mancanza di fiducia in se stessi, il trovarsi in un momento della propria vita in cui si è più vulnerabili, la paura del giudizio sociale, quindi delle critiche altrui sulla propria guida, oppure chi soffre già di altri disturbi fobici.

La cosa più importante è ricordare che si può vincere questo tipo di paura, ma se la persona amaxofobica si convince che in realtà questo disturbo non sia risolvibile, allora vivrà mettendo in atto delle strategie di evitamento, cioè individuerà delle alternative che gli consentiranno di aggirare la necessità di mettersi al volante. Così facendo oltre a limitare la propria autonomia negli spostamenti, si precluderà anche moltissime altre cose.

Siccome l’amaxofobia può portare importanti ripercussioni nella vita sociale e lavorativa dell’individuo, sarebbe opportuno in tali casi affidarsi all’aiuto di una persona competente ed esperta. In questo modo si potrà lavorare per comprendere meglio i motivi che si trovano alla base di tale disagio, affrontarlo ed infine risolverlo, riprendendo così le redini della propria vita in mano.

Valeria Glaray

Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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