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Assistenza consolare Usa ai due arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere

ROMA. I due giovani americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, hanno ricevuto ieri, 29 luglio, nel carcere di Regina Coeli, la visita di un rappresentante dell’autorità consolare.

Lo hanno riferito fonti dell’ambasciata Usa a Roma, precisando che il Dipartimento di Stato americano ha intanto confermato l’avvenuto l’arresto dei due cittadini statunitensi per i reati di omicidio ed estorsione. I due arrestati “stanno ricevendo assistenza consolare”, ha precisato la fonte. L’ambasciata Usa ha riferito che il consolato sta mettendo a disposizione assistenza ai due giovani arrestati per l’omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Le fonti del dipartimento di Stato americano, sono “in grado di confermare l’arresto dei due giovani statunitensi, costretti in Italia per i reati di omicidio ed estorsione”. A comunicare la visita del funzionario del consolato americano in carcere sono stati anche i parenti di Lee Elder :”Noi familiari continuiamo ad essere aggiornati sui fatti di questo caso attraverso i suoi rappresentanti legali. Al momento siamo grati che gli sia fornita assistenza medica”, ha dichiarato al San Francisco Chronicle Sean Eleder, lo zio di Finnegan, portavoce della famiglia. Elder Lee, il papà: “Mio figlio è una brava persona”. Chi non è ancora riuscito a mettersi in contatto diretto con i due ragazzi sono i genitori. Il papà di Finnegan Lee Elder, fermato dai giornalisti dalla Cnn davanti casa a San Francisco, ha detto che il figlio “è una brava persona” e il caso in cui è coinvolto è “una situazione precaria”. Nel frattempo i genitori attendono le indicazioni delle Autorità per prendere l’aereo e raggiungere Roma. I due ragazzi restano in carcere, dopo la convalida stabilita dal giudice per le indagini preliminari, secondo il quale gli arrestati hanno mostrato una “totale inconsapevolezza del disvalore delle loro azioni”. Inoltre nessuno dei due “ha compreso la gravità delle conseguenze della propria condotta” e invece hanno denotato “un’immaturità eccessiva anche rispetto alla giovane età”. I due giovani americani hanno evidenziato “una totale assenza di autocontrollo” e un'”elevata pericolosità sociale” Questo è quanto compare nelle motivazioni della convalida del fermo.

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