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Balneari: da Cdm via libera unanime alle gare dal 2024

Stop alle proroghe delle concessioni per la gestione delle spiagge

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità un emendamento al disegno di legge sulla concorrenza che prevede la messa a gara dal primo gennaio 2024 delle concessioni balneari. Stop quindi alle proroghe. Una decisione inevitabile per la pressione dell’Europa, ma arrivata al termine di una giornata convulsa, iniziata con la visita a palazzo Chigi del segretario del Pd Enrico Letta. Proseguita con il Cdm convocato all’ultimo momento e sospeso per dare tempo ai ministri di leggere il testo dell’emendamento, poi approvato all’unanimità.

Stop al caro ombrellone

Il governo ha dato il via libera anche ad una legge delega per mettere mano e semplificare il settore delle concessioni demaniali entro sei mesi. Tra gli obiettivi fissati ci sono il miglioramento della qualità dei servizi in spiaggia, tariffe più accessibili per frenare il caro-ombrellone, l’accesso al mare e un vero regime di concorrenza. La durata delle concessioni sarà limitata e sono espressamente vietate proroghe e rinnovi automatici. Previsti anche criteri di salvaguardia delle piccole imprese, ma anche minimo impatto sull’ambiente ed equilibrio tra aree attrezzate e aree libere.

Palazzo Chigi

Scontro Lega-Pd

Pochi minuti dopo la fine del Consiglio dei ministri, parte la polemica politica. La Lega annuncia subito di voler migliorare il testo in Parlamento, suscitando la reazione del Partito democratico che accusa il Carroccio di inammissibile doppiezza. Per la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni la messa a gara è un esproprio per 30 mila imprese. Le associazioni dei balneari sono già sul piede di guerra.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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