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Basket NBA, Los Angeles Lakers dove siete finiti?

Nella notte NBA appena trascorsa i Los Angeles Lakers mettono a referto l’ennesima sconfitta, la quarta negli ultimi cinque incontri, in casa dei Mephis Grizzlies per 105 a 110. I gialloviola sembrano sprofondati in una crisi dettata da enormi lacune in fase difensiva e dal mancato arrivo, nella sessione di mercato invernale, di Anthony Davis. Questa lunga e snervante trattativa ha portato strascichi negativi nell’ambiente, complici i rumors filtrati in casa losangelina che vedevano mezza squadra conivolta nella trade per il solo giocatore dei New Orleans Pellicans. Elementi come: Lonzo Ball, Kyle Kuzma, Ivica Zubac, Josh Hart, Brandon Ingram, Rajon Rondo e Kentavious Caldwell-Pope. E i Lakers, nella persona del presidente Magic Johnson, hanno fatto più di un pensiero sull’ipotetico scambio; per cui molti giocatori non hanno percepito la fiducia da parte della società. Mettiamoci anche il fatto che coach Luke Walton non riesca a far lavorare i giocatori in maniera efficace in fase difensiva, ed ecco spiegato in breve come una squadra con il giocatore più rappresentativo della lega e tra i migliori in assoluto, LeBron James, ed un potenziale offensivo invidiabile sia ancora una volta con un piede fuori dai playoff.

Nonostante la sconfitta di ieri, il cestista di Akron, continua a macinare record : ha messo a referto 24 punti, 12 rimbalzi e 11 assist, realizzando la 79esima tripla doppia in carriera e superando nella classifica di tutti i tempi un mito come Wilt Chamberlain soffiandogli la quinta posizione. Inoltre con gli assist realizzati è entrato nella “Top 10” di tutti i tempi per assist realizzati, per un totale in carriera di 8.525. Ma i record non finiscono, perché proprio grazie all’ingresso in questa classifica prestigiosa è diventato il primo giocatore in assoluto nella storia della NBA ad essere presente sia nella Top 10 per punti realizzati che per assist. E non dimentichiamo che nella classifica di punti realizzati in carriera è ad un passo da Michael Jordan, ne mancano solamente 130, il che vuol dire che realizzerà entro la fine della stagione l’ennesimo record (infortuni permettendo).

A questo punto tutti i tifosi dei Lakers si stanno chiedendo: che mosse faranno i dirigenti gialloviola per la prossima stagione? Sarà il caso di continuare con coach Walton oppure sarebbe il caso di provare ad ingaggiare una nuova guida tecnica con strategie e metodi di allenamento differenti? Sarà il caso di sacrificare qualche giovane di belle speranze per arrivare ad ingaggiare qualche cosidetto “Big” e comporre al fianco di “King” James un team più competitivo per il futuro? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto a fine partita il numero 23 gialloviola ha dichiarato che se arrivati ad una fase così cruciale della stagione ci sono dei giocatori che non ce la fanno a sostenere la pressione e non sono in grado di lottare sino in fondo per ottenere la vittoria, dovrebbero fare un passo indietro e lasciare la franchigia. Un duro monito per compagni e dirigenza, che prima dell’inizio del campionato avevano sognato insieme ai tifosi di raggiungere i playoff, che mancano ormai dal lontano 2013.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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