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Catasto, la riforma passa per un voto, la maggioranza si spacca

Il centrodestra si ricompatta sul voto contrario alla revisione catastale, che passa per un voto

La delega fiscale è salva, per un solo voto di differenza il governo non è andato sotto sulla riforma del catasto. Ma in commissione Finanze alla Camera va in scena la più clamorosa spaccatura nella maggioranza di tutto questo anno di governo.

Respinta la richiesta di stralcio della riforma del catasto

L’emendamento che chiedeva di togliere dalla delega fiscale la rimodulazione degli estimi catastali viene respinto per un soffio. Il centrodestra si ricompatta ma non basta a bloccare quello che considera un aumento delle tasse sulla casa, nonostante le rassicurazioni del governo. Uno scontro annunciato, dopo l’aut aut della sottosegretaria all’Economia Guerra e la volontà di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia di tenere il punto su un tema considerato fondamentale per la coalizione, ma anche cruciale per l’esecutivo, appunto la questione delle tasse.

Le accuse reciproche

Nel dopo voto partono le reciproche recriminazioni per aver messo a rischio il governo inutilmente e nel momento sbagliato. Il segretario del Partito democratico Enrico Letta accusa senza mezzi termini il centrodestra di aver “tentato di far cadere il governo Draghi. Poi aggiunge: “Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera. Sono senza parole“. Da Forza Italia è il capogruppo Paolo Barelli a dirsi esterrefatto per la posizione del governo, che avrebbe impedito ai partiti della maggioranza di trovare un’accordo su un testo comune, “che escludesse interpretazioni atte a introdurre tasse sulla casa“.

Salvini telefona a Draghi

Matteo Salvini, fanno sapere fonti della Lega, ha chiamato direttamente il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per esprimergli il suo stupore per “l’insistenza inspiegabile sul catasto e il conseguente negativo segnale di un futuro aumento delle tasse“. Il segretario leghista si è detto tanto più sorpreso in quanto abbiamo “una folle guerra alle porte dell’Europa” e altri problemi come le bollette, l’inflazione, la crisi economica e sociale alle porte, il Covid e milioni di italiani bloccati dalle restrizioni.

Il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte nota che “non ha senso spaccare la maggioranza sul catasto“, ma assicura che “il Movimento non permetterà una sovrattassa sugli immobili“.

Dall’opposizione la leader di Fratelli d’Italia non ha dubbi: la riforma del catasto, con la revisione degli estimi, è una “patrimoniale mascherata“.

Noi con l’Italia decisiva

Decisivo è risultato il voto dell’esponente di Noi con l’Italia, che ha votato con Pd, M5s e Leu. Il presidente Maurizio Lupi è intervenuto a spiegare questa scelta: “L’aggiornamento catastale è un atto tecnico necessario a vantaggio delle persone“. Non c’è il rischio di aumenti delle tasse “sui quali non sarei per primo d’accordo“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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