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Con il nuovo Dpcm al via la fase 2: ecco come ripartiranno le attività

Si può affermare che con il decreto firmato ed enunciato ieri sera in conferenza stampa dal premier Conte parte si da ufficialmente il via alla cosiddetta “fase 2”, anche se le opposizioni, critiche con alcune delle restrizioni ancora attive, l’hanno definita più che una vera e propria fase due “una fase uno e mezzo“. Il Governo, rappresentato dal presidente del Consiglio, predica la massima prudenza e gradualità, oltre al fatto che gli italiani dovranno avere ancora un po’ di pazienza perché, afferma Conte, “Se amiamo il nostro Paese dobbiamo continuare a rispettare le raccomandazioni“.

Secondo il premier questa sarà una fase di apertura “a rischio calcolato”, nella quale ci sarà la convivenza col virus. Il Governo, insieme all’apporto fondamentale del comitato scientifico, avrà il compito di controllare le curve epidemiologiche in ogni territorio e nel caso in cui fosse necessario sarebbe pronta a ripristinare il lockdown totale in quelle zone nelle quali si sia verificato un nuovo picco. La responsabilità di chi governa è quella di evitare una nuova emergenza sanitaria.

Da oggi riaprono a tutti gli effetti il commercio all’ingrosso, i cantieri pubblici, legati all’edilizia carceraria scolastica e per il contrasto al dissesto idrogeologico, e le aziende strategiche, produttive e industriali, che operano principalmente nell’export.

nuovo dpcm fase 2

Ma la vera fase 2 scatterà dal 4 maggio: riaprirà la maggior parte delle attività produttive, e ci sarà una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Da questa data sarà possibile rientrare a casa per chi è rimasto bloccato fuori dalla propria residenza durante il lockdown, visitare i propri parenti, evitando assembramenti o come li ha definiti Conte “party familiari”, effettuare attività fisica all’aperto purché in solitaria e mantenendo dagli altri la distanza di sicurezza, si potrà andare al mare o in montagna ma solo per attività motorie da soli o al massimo in due e infine sarà possibile presenziare alle funzioni funebri, nelle quali sarà consentita la presenza al massimo di 15 persone.

Dal 4 maggio diventerà inoltre obbligatorio indossare la mascherina a bordo dei mezzi pubblici, compresi aerei e treni, nei luoghi chiusi, anche durante le visite in casa dei parenti e rimarrà obbligatorio effettuare l’autocertificazione per motivare lo spostamento. Quest’ultima misura rimarrà attiva almeno per altre due settimane. Per quanto riguarda la ripartenza delle attività dal 4 maggio bar e ristoranti potranno effettuare il servizio delivery, ovvero la vendita da asporto di cibo da consumare rigorosamente lontano dai luoghi di ristoro, si rimetteranno in moto le aziende che operano nel settore delle costruzioni e in quello manifatturiero, oltre al commercio all’ingrosso dedicato a questi settori. Inoltre potranno ripartire i cantieri privati (settore delle ristrutturazioni edilizie).

Dal 18 maggio è prevista la riapertura dei negozi, abbigliamento, gioiellerie e tutti gli esercizi di vendita al dettaglio, oltre a quella di musei e mostre, con ingressi contingentati e con l’obbligo dell’uso delle mascherine. Sempre dalla stessa data saranno consentiti gli allenamenti di squadra, ma sarà obbligatorio mantenere, durante le sessioni, la distanza di sicurezza dai propri compagni. Dai primi giorni di giugno sarà la volta di riaprire i battenti per bar e ristoranti, parrucchieri e centri estetici.

Infine dal 17 giugno gli studenti all’ultimo anno di scuola superiore potranno regolarmente rientrare in classe per sostenere gli esami di maturità.

Il quadro del decreto:

  • Mezzi pubblici: Gli orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta. Le linee guida allo studio prevedono inoltre: termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, obbligo su tutti i mezzi di trasporto (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) distanziamento dei passeggeri, mascherine, biglietti sempre più elettronici, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali;
  • Spostamenti: dal 4 maggio sarà possibile far visita ai parenti, ma non saranno permesse le riunioni di famiglia. Ancora in ballo la decisone sull’autocertificazione per gli spostamenti nel comune. Resta il divieto di spostamento al di fuori della regione, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute“;
  • Funerali: nessun via libera alle messe. Dal 4 maggio saranno permessi i funerali, ma con la sola presenza dei familiari del defunto, per un massimo di 15 persone;
  • Edilizia: ripartono le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni. Sempre domani riparte il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia;
  • Servizio di delivery (cibo da asporto) Dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio;
  • Cantieri privati (ristrutturazioni): Dal 4 maggio partono tutte le attività di manifattura, il commercio all’ingrosso e i cantieri privati. In attesa sarà possibile preparare gli ambienti di lavoro;
  • Attività sportiva all’aperto: può ripartire l’attività motoria individuale anche distante da casa. Dal 4 maggio via libera anche ad allenamenti dei professionisti per le discipline individuali. Per gli sport di squadra l’orientamento è quello di attendere il 18;
  • Parchi e giardini pubblici: riapriranno il 4 maggio. L’orientamento è di permettere che all’aperto possa stare vicino un numero molto limitato di persone se componenti di una stessa famiglia. Resteranno chiuse le aree per i bambini;
  • Negozi: Il commercio al dettaglio ripartirà il 18. L’obiettivo è evitare che ci siano orari di punta, prevedendo aperture e chiusure diverse fra le varie attività;
  • Ristoranti: La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione;
  • Musei e gallerie d’arte: Musei e gallerie riaprono il 18 maggio. La data giusta per i ristoranti dovrebbe essere il primo giugno;
  • Parrucchieri e centri estetici:  Parrucchieri ed estetisti dovranno aspettare il primo giugno;
  • Scuola: Gli studenti non torneranno sui banchi fino a settembre. Il governo sta lavorando per definire le modalità per far svolgere “in presenza, ma in piena sicurezza” gli esami di Stato;
  • Differenze tra Regione e Regione: qualche Regione, intanto, fa da sé. In Lombardia da mercoledì possono riaprire i mercati alimentari scoperti, il Veneto e le Marche permettono il take away per il cibo, mentre in Toscana da domani possono riaprire le aziende dei distretti tessili, in particolare quello di Prato, per la manutenzione dei macchinari. In Friuli Venezia Giulia, da domani, oltre al via ai take away, ci si potrà allontanare da casa per attività sportive e saranno possibili interventi di manutenzione sulle imbarcazioni. In Liguria via libera da domani a cibo da asporto, negozi di abbigliamento per bambini, toelettatura animali.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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