• CRONACHE

Coppia Covid-positiva scappa dall’ospedale per evitare il ricovero

Una coppia di anziani sono andati in ospedale convinti di avere una semplice bronchite, ma quando la diagnosi è stata quella di Covid sono scappati

Mercoledì 25 agosto intorno alle 13,00 una coppia dei 70enni non vaccinati e risultati positivi al coronavirus sono letteralmente scappati dell’ospedale di Bentivoglio, nel Bolognese. I due si sono recati all’ospedale dopo alcuni giorni di febbre e tosse, convinti di essere negativi. Dopo due tamponi negativi pensavano ad una semplice bronchite. Ma la prima radiografia ha destato dei sospetti, confermati poi dal tampone molecolare e dalle analisi dello scambio gassoso e del sangue e non ci sono stati più dubbi: si trattava di Covid.

I medici hanno raggiunto i due per comunicare la diagnosi ma non li hanno trovati, se ne erano andati alla chetichella nonostante i sanitari avessero disposto un paio di giorni di ricovero.
E’ dunque scattato l’allarme con l’allerta dei carabinieri, ma i due anziani erano già a casa dove, una volta raggiunti telefonicamente, hanno detto di voler rimanere senza ricovero ospedaliero. Anche se risultano ugualmente sotto stretto controllo presso il loro domicilio.

Molti malati di Covid temono l’ospedalizzazione

Grazia Pecorelli direttore dell’unità operativa che ha in carico la gestione dei pronto soccorso ha spiegato ad AGI che la cosa più importante è la messa in sicurezza dei pazienti e quindi per la coppia è scatta la segnalazione al dipartimento di cure primarie e al medico di base e i due sono già in carico al servizio territoriale.

“I due anziani sono stati increduli rispetto alla diagnosi: ipotizziamo che non abbiano compreso davvero l’importanza del restare in ospedale. Ancora i pazienti hanno paura di restare in ospedale, pensano che restarci significhi peggiorare e che potrebbero guarire meglio a casa. Questa è invece una malattia molto sui generis , ha ammesso la Pecorelli , l’osservazione in ospedale deve essere diretta da parte dei professionisti: da qui la necessità delle osservazioni delle Usca e dei clinici ospedalieri“. 

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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