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Coronavirus, Speranza: “La battaglia non è vinta. È il momento di lavorare insieme”

Sulle polemiche tra le regioni in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus e sul tema delle ripartenze è intervenuto questa mattina il ministro della Sanità Roberto Speranza: “Sono riflessioni, anche di natura costituzionale, che faremo con grande profondità un attimo dopo che sarà chiusa l’emergenza. Ora è il momento di lavorare insieme, senza alcuna polemica, gomito a gomito“. Queste le affermazioni che Speranza a rilasciato alla trasmissione Circo Massimo in onda su Radio Capital.

Alla domanda se la Regione Lombardia si trovi sotto attacco, il ministro ha predicato unione e la massima collaborazione da parte di tutti: “Lavoro ogni giorno e ogni ora con tutte le regioni italiane per affrontare questa sfida. Guai a dividersi o ad alimentare polemiche

Sulla App ‘Immuni’ “è stato già firmato il contratto così che possa accelerare nel più breve tempo possibile. L’app è uno degli strumenti: in questa vicenda non c’è una mossa salvifica“, ha dichiarato il ministro della Salute. “Oltre alla prima funzione essenziale di tracciare i contatti, la app potrà essere molto utile per rafforzare la sanità digitale del nostro Paese – aggiunge – dobbiamo lavorare in questa direzione“.

speranza battaglia non è vinta
Roberto Speranza

Mentre sull’argomento più discusso da gran parte degli appassionati sportivi italiani, ovvero quello della ripresa del campionato di calcio, Speranza non ha alcun dubbio: “Sono un grande appassionato di calcio ma con più di 400 morti al giorno con sincerità è l’ultimo problema di cui possiamo occuparci. Viene prima la vita delle persone. Le priorità del Paese oggi sono altre. Lavoreremo perché a un certo punto si possa riprendere la vita normale“, ha detto.

Abbiamo tutti insieme approvato le norme perché il 4 maggio sia una data attorno alla quale dobbiamo costruire questa fase 2. Mi auguro che al più presto ci possa essere un incontro tra le forze sociali e con loro irrobustire il documento del 14 di marzo che ci ha aiutato in queste settimane difficili per avere sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma voglio essere chiaro su un punto: la battaglia non è vinta“.

Nel prossimo decreto – prosegue Speranza – investiremo risorse per rafforzare la rete di assistenza sul territorio. Un tema, infatti, sono gli ospedali Covid specializzati. Abbiamo bisogno di strutture che si specializzano sul Covid, perché gli ospedali misti facilmente moltiplicano il contagio: è molto difficile bloccarlo quando si hanno nella stessa struttura pazienti Covid e non Covid. Molte ne sono nate in giro per l’Italia, dobbiamo insistere su questo terreno“. 

Il ministro della Sanità Roberto Speranza

Il ministro Speranza, ex coordinatore nazionale di Articolo Uno, elogia il lavoro di Roberto Gualtieri e del premier Conte in Europa e lascia intendere di essere favorevole al Mes “Siamo in una trattativa molto delicata. Dobbiamo rafforzare l’iniziativa di Conte che in linea con il ministro Gualtieri va nella direzione giusta. La stagione del rigore e dell’austerità credo che non regga.

Infine punta l’attenzione non tanto sulla data dell’eventuale fine del lockdown, con il conseguente avvio delle attività produttive, ma sul “come” arrivarci: “Noi ci attrezziamo con linee guida nazionali su come reggere questa sfida. È fondamentale insistere, sul piano sanitario, rafforzare la rete di assistenza territoriale. Così il virus si combatte meglio. Conta quanto sei veloce a individuare un caso positivo e isolarlo“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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