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Da Ibra a Kulusevski: Svezia nuovo punto di riferimento del calcio italiano

In questo 2019, che ormai volge al termine, sembra il calcio italiano stia guardando intensamente in direzione della Svezia, alla ricerca di giovani talenti e campioni consolidati, per rinforzare le proprie rose nel presente oppure mettendo a segno dei colpi di mercato per la prossima stagione.

È il caso ad esempio del Milan, sprofondato in una crisi senza precedenti, che con l’innesto di Zlatan Ibrahimovic, al ritorno in maglia rossonera dopo sette anni e mezzo, cercherà di dare ad un campionato fino ad oggi mediocre. Il “ciclone Ibra” avrà il compito di dare uno scossone ad un ambiente ed uno spogliatoio distante anni luce dai fasti berlusconiani, che sembra quasi volersi ispirare alle gesta della Longobarda, squadra di fantasia allenata dal mitico Oronzo Canà alias Lino Banfi. Peccato che nel caso del Milan non si tratti di un film e che immancabilmente da qualche anno a questa parte i tecnici rossoneri finiscano per diventare dei veri e propri “allenatori nel pallone”. L’unico dubbio dell’operazione amarcord è legata all’età e alle condizioni fisiche dell’attaccante, che però ha voluto rassicurare allenatore e tifosi dichiarando di essere fisicamente e mentalmente pronto per la nuova avventura.

Ibra kulusevski svezia
Dejan Kulusevski (Twitter Parma)

Completamente opposto il caso della Juventus, attualmente in testa alla classifica di Serie A in coabitazione con l’Inter, che sta perfezionando l’acquisto per la prossima stagione di Dejan Kulusevski, 19enne in forza al Parma di proprietà dell’Atalanta, che attualmente è senza ombra di dubbio il miglior giovane (classe 2000) la miglior rivelazione della Serie A. La trattativa lampo da parte del direttore sportivo Fabio Paratici ha colto di sorpresa l’Inter che sembrava ad un passo dal calciatore. La società bianconera ha già trovato l’accordo con il giocatore, che a quanto filtra firmerà un contratto per 5 anni da 2,5 milioni di euro più bonus a salire a stagione, e con l’Atalanta che incasserà 35 milioni più 9 di bonus, per un totale di 44 milioni. Secondo alcuni rumors i dirigenti nerazzurri avevano offerto meno (circa 40 milioni) per il cartellino del talento svedese e un ingaggio leggermente inferiore. Unica componente da convincere rimane il Parma, alla quale la squadra torinese potrebbe proporre come contropartita tecnica Pjaca per riuscire ad accaparrarsi le prestazioni del giocatore da subito.

Non solo Ibra e Kulu, nel massimo campionato italiano sono presenti altri giocatori svedesi come ad esempio Robin Olsen, estremo difensore del Cagliari in prestito dalla Roma, autore di 12 gare, di cui 3 a reti inviolate, con un totale di 12 gol subiti (una media di 1 gol a partita). Il portierone 29enne in questa prima parte del campionato è riuscito in parte a riscattarsi dalle pessime prestazioni della stagione scorsa in maglia giallorossa. C’è da evidenziare come abbia beneficiato dell’infortunio di Alessio Cragno, designato ad inizio stagione come titolare nel ruolo, e che dovrebbe riprendere il suo posto tra i pali a partire dal prossimo gennaio. Non a caso in queste ore si vocifera di un possibile trasferimento di Olsen in Premier League.

Forse il giocatore svedese con più esperienza in Serie A è Albin Ekdal, faro del centrocampo della Sampdoria. Al secondo anno in maglia blucerchiata quest’anno ha disputato 16 gare su 17, assente per un problema alla caviglia solo nell’ultimo match contro la Juventus, non è ancora riuscito a segnare un gol in una partita ufficiale, nonostante rappresenti uno dei punti di riferimento più importanti della squadra. In Italia prima dell’esperienza con la Samp aveva indossato le maglie di Juventus, Siena, Bologna e Cagliari.

Mattias Svanberg (Twitter BFC Bologna)

Un’altro giovane talento che ha destato l’interesse di molti club è il trequartista Mattias Svanberg, alla seconda stagione con la maglia rossoblu del Bologna. Già nello scorso campionato, sopratutto nella prima parte sotto la gestione Pippo Inzaghi, l’allora ventenne aveva avuto modo di mettersi in mostra sopratutto nel ruolo di centrocampista centrale dispensando un paio di assist vincenti. Quest’anno Sinisa Mihajlovic dopo averlo lasciato in panchina nelle prime sei giornate, lo ha schierato titolare in 10 occasioni quasi sempre nel ruolo che predilige, ovvero dietro le punte.

Rimangono ancora due giocatori che attualmente giocano nel campionato italiano: Ken Sema centrocampista sinistro dell’Udinese in prestito dal Watford, fortemente voluto dall’ex tecnico Igor Tudor, e Riccardo Gagliolo, difensore centrale del Parma. Anche se quest’ultimo, soprannominato simpaticamente “Thor” o “il vichingo“, di svedese ha solo la cittadinanza e le origini da parte materna, in quanto è nato a Imperia. Entrambi i giocatori in questa stagione hanno realizzato rispettivamente un gol.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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