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Disabilità infantile, arrivano dagli Usa le “bambole come me”

MADISON. Negli Stati Uniti, più precisamente nel Wisconsin, una mamma americana ha dato vita al progetto A Doll Like Me. Si tratta di bambole uniche nel loro genere e tutti pezzi unici, pensate appositamente per essere identiche al bambino o alla bambina che le riceverà.

Tutto questo è nato da un’iniziativa di solidarietà rivolta alla disabilità infantile ideata da Amy Jandrisevits, la quale realizza a mano delle bambole con le stesse disabilità dei bambini a cui sono destinate. Infatti la corretta traduzione di questo progetto sarebbe “Una bambola come me”.

È così che questa mamma americana, con una raccolta fondi organizzata on line, una buona dose di creatività e una lunga esperienza lavorativa nei reparti di Oncologia Pediatrica ha dato vita al progetto. L’idea pare le sia venuta esercitando la professione di assistente sociale e frequentando i reparti pediatrici in cui vi erano bambini affetti da gravi malattie. La stessa, utilizzando le bambole nella Play Therapy per aiutare quei bambini ad esprimersi, sosteneva di sentirsi a disagio nel dare, ad esempio, una bambola dai capelli folti e bellissimi ad una bambina che aveva finito un ciclo di chemioterapia ed era senza capelli.

Secondo gli standard dell’industria dei giocattoli, ogni tipo di gioco deve risultare “perfetto”, non per niente siamo soliti a buttare nella spazzatura, ad esempio, una barbie con un braccio rotto, o una bambola senza un occhio. Ma è proprio da quel disagio provato sul lavoro che Amy è riuscita a trasformarla in un’utile risorsa. Ed è così che ha cominciato, nel 2014, le sue creazioni: delle bambole uniche e personalizzate, in cui ogni bambino poteva vedere riflessa la propria condizione fisica e quindi “rispecchiarcisi”.

Ogni creazione ha un costo di circa 100 dollari, ma per coloro che si trovano nell’impossibilità di permettersi questa spesa, la stessa Amy ha creato un fondo attraverso la piattaforma di GoFundMe, in modo da permettere al pubblico di donare denaro per finanziare la realizzazione di questa bambola che verrà poi inviata in tutto il mondo ai bambini affetti da varie disabilità.

Finora sono stati raccolti oltre 115 mila dollari nella sua pagina GoFundMe, questa mamma americana ha già creato oltre 300 bambole e pare che le richieste continuino ad essere crescenti. La donna sostiene di essere contenta del fatto che in questo modo viene insegnato ai bambini che sono perfetti così come sono, seppur con una disabilità.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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