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Dopo la tempesta Vaia, la rinascita dei boschi in Alto Adige

BOLZANO. Il 29 ottobre dello scorso anno i boschi della provincia di Bolzano rimasero irrimediabilmente danneggiati dalla ormai celebre tempesta Vaia. Un disastro senza precedenti per la val d’Ega, nell’area che va da Nova Levante a Lavazzè: un milione e mezzo di metri cubi di legname da recuperare su una superficie di 6.000 ettari. Di questi, già circa 750.000 metri cubi di legname sono stati tolto dal bosco. Rimane l’altra metà, quella più difficile da raggiungere. Tra le piante che hanno subito i maggiori danni ci sono gli abeti rossi e ci vorranno 150 anni per far tornare la situazione allo stato originario.

“A livello provinciale circa il 50 per cento del legname è stato prelevato dal bosco – spiega Albert Wurzer, direttore dell’Agenzia provinciale foreste e demanio dell’Alto Adige -. Ora arriva la parte difficile del lavoro, perché stiamo intervenendo nelle zone e sui versanti più ripidi e lì ci vogliono professionisti, perché un contadino non ha l’esperienza necessaria, perché il rischio per la sicurezza durante i lavori è veramente molto alto”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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