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Europei di atletica: Stecchi e Lukudo ad un soffio dal podio

GLASGOW. Ieri sera Gianmarco Tamberi ha monopolizzato l’attenzione di tutti gli appassionati sportivi italiani grazie alla vittoria conquistata con cuore e carattere nel salto in alto. Ma la competizione europea ha visto gareggiare atri due atleti azzurri nelle rispettive finali di specialità: Claudio Stecchi nel salto con l’asta e Raphaela Lukudo nei 400.

L’astista fiorentino ha raggiunto un importante quarto posto a pari merito con il greco Emmanoiul Karalis. Una medaglia di legno che brucia da un lato perché Claudio è andato ad un soffio dalla conquista della medaglia e dall’altro un risultato importante che fino a qualche mese fa sarebbe stato considerato motivo di grande soddisfazione. Il podio è sfuggito nell’ultimissima serie di salti a disposizione degli avversari, il 5,75 ottenuto alla terza prova dallo svedese Jacobsson, che ha spedito Stecchi, fermo a 5,65 ai piedi del podio. La gara è stata vinta dal polacco Pawel Wojciechowski, autore di una bella rimonta che lo ha portato a valicare i 5,90, argento per il connazionale Piotr Lisek. A fine gara l’azzurro delle Fiamme Gialle ha dichiarato: “Sono un po’ arrabbiato perché a 5,75 nonostante stesse andando tutto bene mi sono venuti dei crampi e non sono riuscito a completare i salti. Le sensazioni erano buone e si è visto dai primi due salti. Pensavo di continuare con il trend del 5,55 e 5,65 e invece così non è stato”.

Claudio Stecchi (foto di Giancarlo Colombo/Fidal)

Raphaela Lukudo si piazza al quinto posto nella finale del doppio giro di pista. Il tempo finale dell’azzurra, 52.48, vale la terza prestazione italiana di sempre, a 31” dal record stabilito da Virna De Angeli (52.17 nel marzo del 1996). Anche per la velocista italiana ha sfiorato il podio: quarta al rientro alla corda, alla Lukudo è mancato nel finale un pizzico di brillantezza, probabilmente dovuto alla stanchezza accumulata nelle tour de force di gare che l’ha vista impegnata in questa due giorni (tre volte in pista). Solo 14 centesimi di distanza dall’olandese De Witte, bronzo, molto lontane invece le prima due: Lea Sprunger oro con 51.61 e Cynthia Mbolingo Mbongo, che stabilisce il. nuovo record nazionale belga a 51.62 . L’Europeo di Raphaela non è finito, perché questa sera la ragazza nata a Caserta da genitori di origine sudanese (e poi trasferitasi a Modena, dove è cresciuta), correrà con le compagne di Nazionale anche la staffetta 4×400 metri. “Sono onorata di aver combattuto fino alla fine, era la mia prima finale in una grande competizione. Purtroppo ci sono stati un po’ di contatti in gara. Io non ho mollato, ci ho provato, è arrivato un quinto posto anche se per un momento ho sperato nel terzo posto. Ci vediamo domani per la staffetta 4×400 e spero che con le mie compagne di squadra riusciremo a dare il meglio di noi: siamo sei finaliste e c’è una buona probabilità di portare a casa qualcosa. Per il 2019 all’aperto mi auguro di raggiungere tanti traguardi: sarà una stagione molto lunga e voglio proseguire bene come fatto nella stagione indoor. Un passo alla volta”.

Sempre nella giornata di oggi altri azzurri impagnati: Lorenzo Perini e Luminosa Bogliolo disputeranno le semifinali nei 60hs. Nel pomeriggio, attesi in pedana Tania Vicenzino nella finale del lungo (alle 19 ora italiana) e Simone Forte in quella del triplo (alle 20.35)

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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