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Europei Master, a 103 anni vince la gara di salto in lungo

VENEZIA. Giuseppe Ottaviani ha 103 anni e venerdì si è presentato ai Campionati europei master di Jesolo per gareggiare nel salto in lungo. Una sfida “epica” seguita dal pubblico tra applausi e attimi di silenzio. Dopo tre nulli sono arrivati i due salti validi: il primo da 64 centimetri, quindi uno a 65. Alla fine ha vinto facile – era l’unico in gara nella categoria M100 – ma questo non toglie nulla all’eccezionale prova di sport e di vita dimostrata da Giuseppe che ha cominciato con l’agonismo soltanto superati i settant’anni, per sfuggire alla noia della pensione.

Il suo record europeo di categoria (133 centimetri nel 2016, pochi giorni dopo il centesimo compleanno) è rimasto imbattuto. Ma “Peppe”, come lo chiamano simpaticamente gli amici, ci riproverà ancora a ritoccare il primato. “Anche perché – spiega sono rientrato da poco dopo un infortunio. Comunque sono contento di essere ancora qui in mezzo agli amici. Lo sport è vita, fa bene alla salute e si può praticare a tutte le età”.

Marchigiano di Sant’Ippolito, classe 1916, Giuseppe Ottaviani ha aveva cominciato con l’agonismo dopo i settant’anni, salendo alla ribalta per le dieci medaglie d’oro ai mondiali indoor di Budapest, nel 2014. All’estero è stato protagonista anche nel 2018 in Spagna, agli europei in sala di Madrid e poi nella rassegna iridata outdoor di Malaga.

Negli ambienti continentali del Master la figura di “Peppe” è diventata leggenda. Lo scorso anno è stato anche nominato commendatore. E a chi gli chiede il segreto della longevità, risponde sempre la stessa cosa: “Mia moglie Alba, ha 95 anni e cucina sempre per me cercando di utilizzare solo cose genuine. Non bisogna esagerare e mangiare di tutto”. In quanto alla preparazione conferma di allenarsi due o tre volte la settimana con esercizi da palestra: “Corro anche, ma senza forzare troppo. Fino a quattro anni fa facevo anche i pesi in palestra, un giorno sì e uno no. Ma c’è stato qualcuno, a partire dall’assicurazione che mi ha detto che è impossibile fare sport a 99 anni”. Sorride “Peppe” ci fa l’occhiolino allontanandosi di qualche passo. Poi si volta indietro, una, due volte: Io dico che ogni giorno va vissuto in modo pieno. E’ la curiosità che spinge ad andare avanti. Alla prossima, non mancate”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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