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Fiori Made in Italy: Coldiretti scede in campo per salvare 200mila posti di lavoro

Con crack da 1,7 mld mobilitazione in vivai, mercati e agriturismi di Campagna Amica

Alla vigilia della prima festa di San Valentino dell’era Covid Coldiretti scende in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla crisi che sta colpendo in maniera violenta il settore florovivaistico italiano ed attestata da un crack di 1,7 miliardi di euro che solo nell’ultimo anno ha colpito la categoria a causa della pandemia. La festa degli innamorati rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per le aziende piegate dalla crisi in atto.

Coldiretti sarà impegnata in una mobilitazione per l’appuntamento del weekend con iniziative nei vivai, nelle fattorie e nei mercati di Campagna Amica con gli agriturismi che propongono menu speciali per gli innamorati.

Da un sondaggio è emerso che poco più di 8 italiani su 10 (82%) ritiene che con l’emergenza Covid sia importante sostenere l’economia e l’occupazione nazionale anche nel momento di fare la spesa. Quale occasione migliore se non la festa di San Valentino per far ripartire gli acquisti di piante e fiori in Italia e salvare 27mila imprese con circa 200mila posti di lavoro nella filiera del florovivaismo Made in Italy.

fiori

La crisi del settore florovivaistico italiano

Il settore florovivaistico ha pagato un prezzo pesantissimo alla crisi causata dalla pandemia. Un vero e proprio tsunami senza precedenti nella storia dell’Italia dove per effetto delle misure di sicurezza anti virus e dei timori legati al contagio sono stati azzerati eventi pubblici, fiere e assemblee, cresime, comunioni, battesimi e sposalizi. Secondo l’analisi di Coldiretti sui dati Istat considerando solamente il periodo gennaio-ottobre 2020 il dilagare del Covid ha provocato il taglio del 50,3% dei matrimoni a fronte dei 170mila celebrati nello stesso periodo del 2019 .

La crisi generata dal virus – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto i programmi di promessi sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende che adesso puntano sull’apertura della stagione 2021 con il tradizionale appuntamento di San Valentino“.

In sofferenza anche la bilancia dei pagamenti con calo del 2,7% nelle esportazioni nei primi 10 mesi del 2020 (777 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo del 2019, un balzo delle importazioni, che crescono del 18,1% (389 milioni di euro), sempre rispetto ai primi 10 mesi del 2019, per un saldo positivo di oltre 387 milioni di euro, in contrazione del 17,3% rispetto al periodo gennaio-ottobre del 2019.

Coldiretti: “Per tutelare il settore necessari interventi urgenti da parte del governo”

Da tutelare c’è il futuro di un comparto e chiave del Made in Italy agroalimentare, con il valore della produzione italiana di fiori e piante stimato in 2,7 miliardi di euro nel 2019. Secondo la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana per salvare imprese e posti di lavoro sono necessari interventi urgenti e concreti su tutte le scadenze, fiscali e non, per la gestione dei dipendenti e l’accesso agli ammortizzatori sociali.

La Coldiretti ha chiesto indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire con i nuovi cicli produttivi, esonerando il settore dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali.

Inoltre vanno potenziate nelle risorse e allargate ad una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde, oltre a rilanciare le esportazioni attraverso una adeguata attività diplomatica per la rimozione dei blocchi fitosanitari che ancora sussistono per le produzioni vivaistiche italiane in alcuni paesi. Per aprire nuovi mercati va finanziata la promozione del settore e dei consumi nazionali ed esteri per un vero rilancio di piante e fiori Made in Italy.

Infine si nutrono grandi aspettative dal Recovery Plan, uno temi temi portanti del nuovo governo Draghi. Tra gli assi strategici di intervento per il settore dei fiori e delle piante, che inoltre darà sostenibilità alla crescita e garantirà la sicurezza ambientale del Paese, sarà fondamentale avviare un processo che porti nel più breve tempo possibile alla digitalizzazione delle campagne, alla creazione di foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città e di invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua. Senza dimenticare l’importante tema della chimica verde e delle bioenergie con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici.

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