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Il cucchiaino plastic free per il tè che arriva dalla Svezia in Italia

In Italia, da qualche settimana, è arrivato il cucchiaino biodegradabile plastic free compostabile. Creato da una start up danese, lo si può “testare” insieme con una bustina di tè proveniente da coltivazioni del commercio equo solidale. La proposta è di “Sprout”, e segue in termini di ecosostenibilità l’idea, della stessa impresa imprenditoriale, della prima matita piantabile al mondo da cui far nascere erbe aromatiche, fiori, e verdure. Biodegradabile al 100%, la matita è in legno di betulla, e ha all’estremità una capsula biodegradabile che contiene alcuni semi non Ogm, che germinano a contatto con l’acqua in poche settimane.

Matita Sprout biodegradabile
Matita Sprout biodegradabile

«Il cucchiaino Sprout è una soluzione pratica e divertente per evitare l’uso della plastica, e ridurre i rifiuti che produciamo quando prendiamo una bevanda da asporto, negli uffici o nelle nostre case. Solo negli Stati Uniti vengono utilizzati ogni giorno cento milioni di cucchiaini di plastica e altri utensili simili, che possono impiegare fino a mille anni per decomporsi», dichiara il presidente della start up danese Michael Stausholm. In questo caso ci sono tre diversi tipi di tè ad accompagnare il cucchiaino: il nero alla vaniglia, quello verde allo zenzero e limone, e il tè alle erbe.

Cucchiaino Sprout plastic free
Cucchiaino Sprout plastic free

Progettato dall’imprenditore tedesco Jochen Gabler, il cucchiaino pieghevole può essere, si spiega una nota, immerso direttamente nell’acqua per realizzare la bevanda, e per mescolarla. Inoltre, la casa di produzione afferma che non contiene morsetti metallici, o altri materiali chimici o nocivi. Gli ideatori confermano che: «Il materiale di base del cucchiaino è realizzato con fibre vegetali, ed è senza plastica anche nel rivestimento, mentre la bustina utilizza fibra vergine da cotone coltivato biologicamente, garantendo la stabilità del cucchiaino durante l’infusione in acqua calda».

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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