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Il ddl Zan al centro della lite social tra Renzi e i Ferragnez

La celebre influencer milanese in un post su Instagram scrive: "Che schifo che fate politici”. Il leader di Iv replica: "Frasina banale e qualunquista". Fedez rincara la dose: "Matteo sei bravo a fare pipì sulla testa degli italiani"

Il ddl Zan sta creando grande bagarre sia dentro che fuori le Aule di Camera e Senato. Questa volta ad entrare nel vivo del dibattito sulla legge contro le discriminazioni omotransfobiche che verrà votata nei prossimi giorni a Palazzo Madama (era già passata alla Camera) interviene la coppia di influencer più famosa d’Italia, i Ferragnez, che si schiera apertamente contro coloro i quali, secondo la loro opinione, starebbero ostacolando l’approvazione del disegno di legge. ù

Un polverone mediatico che viene sollevato proprio il giorno in cui il Senato sarà chiamato ad esprimersi sulla calendarizzazione del ddl Zan, che dovrebbe essere votata il 13 luglio. Inoltre oggi pomeriggio è andato a vuoto il tentativo di trovare un’intesa sul decreto nel corso di una riunione tra i capigruppo della maggioranza. Tra i più ostinati a voler modificare l’attuale testo spicca la Lega che a quanto si apprende aveva proposto nel disegno di legge di eliminare, ovunque ricorrano, le parole identità di genere.

Chiara Ferragni su Instagram: “Se il ddl Zan non verrà approvato sarà una sconfitta per tutti”

La prima a scagliarsi contro Italia Viva, con chiaro riferimento al suo leader Matteo Renzi, e a Matteo Salvini, il cui nome è stato messo tra parentesi, è stata Chiara Ferragni che sulle stories di Instagram scrive: “La triste verità è che nonostante una legge che tuteli donne disabili e persone appartenenti alla categoria lgbtq+ SERVA per il nostro Paese e sia attiva nel resto d’Europa da decenni, in Italia non verrà mai approvato perché la nostra classe politica preferisce guardare sempre il proprio interesse personale“.

L’imprenditrice milanese in una successiva storia aggiunge: “La tutela contro l’odio verso queste categorie dovrebbe essere un obiettivo di tutta la popolazione e di tutti i partiti politici ed il fatto che il ddl Zan probabilmente non verrà mai approvato è una grande sconfitta per tutti noi. Una sconfitta per ognuno di noi“.

Ferragnez
I Ferragnez: Chiara Ferragni e Fedez (Instagram)

Matteo Renzi replica: “Frasina banale e qualunquista. Sono pronto ad un dibattito pubblico con la dottoressa Ferragni”

La replica del leader dell’ex premier non si è fatta attendere. Su Facebook Renzi difende la propria opinione a spada tratta scrivendo: “Chiara Ferragni entra nel dibattito sulla Legge Zan dicendo ai suoi 24 milioni di follower: “Che schifo che fate politici”, con la mia faccia. Ho sempre difeso Ferragni da chi la criticava quando postava dagli Uffizi o da chi vorrebbe minimizzare il ruolo degli influencer. Lo faccio anche oggi. Fa bene Chiara Ferragni a dire quello che pensa. Solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista“.

Dire che i politici fanno schifo – prosegue il leader di Iv – è il mediocre ritornello di chi vive di pregiudizi. Da una persona che stimo mi aspetterei un confronto nel merito. Perché sapete chi fa davvero schifo in politica? Fa schifo chi non studia, chi non approfondisce, chi non ascolta le ragioni degli altri, chi pensa di avere sempre ragione. Io ho firmato la legge sulle unioni civili, mettendoci la fiducia: quella legge dura più di una storia su Instagram.Per firmarla ho preso insulti, ho rischiato la vita del Governo, ho fatto compromessi. La politica è serietà, passione, fatica: non è un like messo per far contenti gli amici“.

L’ex segretario del Pd nelle righe successive afferma di essere disponibile ad un dibattito pubblico con l’influencer donna più seguita d’Italia, a livello nazionale dietro al solo Khaby Lame con 27,7 milioni di follower, e a confrontarsi con chi ha il coraggio di difendere le proprie idee in un contraddittorio. Infine lancia un monito abbastanza risentito: “Ma sia chiaro. La politica, cara Ferragni, è un’attività nobile e non fa schifo. E la politica si misura sulla capacità di cambiare le cose, non di prendere i like“.

In difesa della moglie scende in campo Fedez che replica senza mezze misure. “Stai sereno Matteo, oggi c’è la partita. C’è tempo per spiegare quanto sei bravo a fare la pipì sulla testa degli italiani dicendogli che è pioggia“.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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