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Istat, ad aprile 2022 l’import energetico extra Ue cresce del 193,8%

Ad aprile 2022 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per sia per le importazioni (+6,4%) che per le esportazioni (+1,9%). Lo afferma l’Istat nel report relativo al commercio estero ‘extra Ue’ relativo al mese scorso.

Ad aprile 2022 l’export verso i paesi extra Ue prosegue la sua crescita su base mensile, ininterrotta da inizio anno e trainata soprattutto dalle vendite di energia e beni di consumo non durevoli. Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale è molto positiva.

Mentre su base annua il discorso è nettamente diverso: la crescita dell’export è in netto rallentamento (+11,8%, era +22,2% a marzo. Una dinamica in parte condizionata dalle operazioni occasionali a elevato impatto (cantieristica navale), registrate ad aprile 2021, al netto delle quali la crescita è più sostenuta (+13,6%).

Incremento mensile, trimestrale e annuale dell’export italiano

L’incremento su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni intermedi (-2,4%), ed è dovuto soprattutto all’aumento delle vendite di energia (+37,0%). Anche dal lato dell’import, la crescita congiunturale è determinata principalmente dall’incremento degli acquisti di energia (+14,6%). Aumentano anche le importazioni di beni strumentali (+4,0%) e beni intermedi (+3,3%) mentre diminuiscono quelle di beni di consumo durevoli (-9,8%) e non durevoli (-0,4%).

Nel trimestre febbraio-aprile 2022, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce del 7,2%; l’aumento, generalizzato, è più sostenuto per energia (+28,8%), beni di consumo non durevoli (+11,4%) e beni intermedi (+7,0%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 17,9%, cui contribuiscono in particolare i forti aumenti degli acquisti di energia (+35,2%) e beni intermedi (+14,0%). Diminuiscono gli acquisti di beni di consumo durevoli (-1,7%).

L’export cresce maggiormente negli Usa e nei paesi Opec

Ad aprile 2022, l’export cresce su base annua del 11,8%. L’aumento, esteso a i tutti i raggruppamenti ad esclusione dei beni strumentali (-1,7%), è particolarmente accentuato per energia (+134,8%). Si rilevano inoltre aumenti su base annua dell’export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Stati Uniti e paesi OPEC (per entrambi +19,0%), Turchia (+14,7%), Regno Unito (+13,6%) e Svizzera (+11,2%). Le vendite verso la Russia (-48,4%), in particolare, e verso Giappone (-17,0%) e Cina (-15,9%) risultano in forte calo.

L’import dalla Russia raddoppia: in un anno cresce del 118,8%

Su base annuale l’import registra una crescita tendenziale più intensa (+59,3%). I dati Istat sul commercio extra europeo dell’Italia ad aprile mostrano un’esplosione delle importazioni di prodotti energetici del 193,8% su base annua. Gli acquisti di prodotti energetici contribuiscono per oltre due terzi al forte incremento tendenziale dell’import italiano dai paesi extra Ue.

In questo senso il deficit energetico si amplia notevolmente e supera i 30 miliardi nei primi quattro mesi dell’anno; nello stesso periodo, il deficit commerciale raggiunge gli 8.504 milioni, a fronte di un avanzo di 15.588 milioni dei primi quattro mesi del 2021.

Tra i mercati di provenienza dell’import italiano cresce la Russia che raddoppia le sue vendite in Italia (+118,8%) così come i paesi OPEC (+109,6%). Le esportazioni italiane verso Mosca vedono invece un calo annuo del 48,4%.

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