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Juventus: traballa la panchina di Allegri

TORINO. Il quotidiano Libero ha lanciato una bomba che ha allarmato tutto il mondo bianconero: la panchina di Massimo Allegri sarebbe a rischio. La notizia ha avuto grande eco sui social, scatenando opinioni e critiche da parte di tifosi juventini, appassionati di calcio e addetti ai lavori. Si ipotizza che il rapporto tra società e tecnico sia arrivato ai minimi storici a causa di un incontro, avvenuto settimana scorsa, tra l’allenatore livornese e il direttore sportivo dell’Inter, Giuseppe Marotta. La proprietà bianconera, venuta a conoscenza del colloquio segreto, sarebbe andata su tutte le furie e starebbe pensando di cambiare guida tecnica senza attendere il termine della stagione.

Un rapporto che da qualche tempo sembra ormai deteriorato, sia per la mancanza di gioco evidenziata dopo la pausa invernale, sia per la gestione di alcuni giocatori che non sembrano gradire i metodi dell’allenatore. A rafforzare questa tesi nell’ultima partita disputata domenica tra la Juventus e il Napoli, a metà del secondo tempo si è notato un Cristiano Ronaldo visibilmente irritato nei confronti della panchina a causa di un atteggiamento a suo dire “troppo attendista” nei confronti degli avversari: CR7 avrebbe voluto più supporto da parte dei compagni nella fase di pressing e del sostegno da parte dell’allenatore, che non è avvenuto. Il portoghese ha rivolto un urlaccio, rafforzato da un inequivocabile gesto di stizza nei confronti del mister.

Zinedine Zidane

A questo punto ci si chiede se il possibile esonero di Allegri possa rappresentare una vera soluzione ai problemi oppure convenga aspettare la fine del campionato. Tra i papabili alla guida della Vecchia Signora il nome più gettonato è quello di Zinedine Zidane, amato dai tifosi e apprezzato dalla dirigenza, vincitore delle ultime tre edizioni della Champions League con il Real Madrid. Coppa che da troppo tempo manca nella bacheca del J – Museum e che da molti anni a questa parte rappresenta il principale obiettivo di stagione. Probabilmente il cambio in corsa non avverrà, perché non rappresenterebbe il cosiddetto stile Juve e sopratutto perché non sarebbe il giusto tributo nei confronti di un allenatore capace di vincere quattro scudetti di fila, e il quinto già in tasca. In più non potrebbe portare alcun giovamento in vista della decisiva sfida di ritorno degli ottavi di Champions, che si disputerà martedì prossimo allo Juventus Stadium contro l’Atletico Madrid.

Una domanda sorge spontanea: e se mister Allegri dovesse ribaltare il 2-0 dell’andata che ne sarebbe di tutte queste chiacchiere da bar?

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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