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La nuova “Generazione blu” di piccoli attivisti ambientali

I piccoli amici dell’ambiente, quei bambini dai sei a i dieci anni già sensibili alla cura e protezione degli oceani, adesso hanno un nome: “Generazione blu”. Sono stati così battezzati in Italia da alcune donne come la scienziata, biologa marina e presidente della Ong Worldrise (ideata da giovani per i giovani, che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività, e l’educazione), Mariasole Bianco, la direttrice delle testate infanzia Rcs, Chiara Bidoli, e la giornalista green di Natural Style e F, Diana de Marsanich, le quali hanno anche stilato il “Manifesto della Generazione blu”. «I bambini che oggi, in spiaggia, si trovano a giocare con la plastica e i mozziconi di sigarette, e che nel 2050 rischiano di ereditare un mare con più plastica che pesci, devono cominciare ad agire», afferma la giornalista.

mostra sulla plastica in oceani, generazione blu
Foto da pagina Facebook Worldrise

Il manifesto è una sorta di vademecum sia per i bambini, sia per i genitori, in dieci punti elaborati da Diana De Marsanich e Mariasole Bianco, in cui si danno consigli pensando alle vacanze, tra cui osservare i piccoli animali senza far loro del male, connettersi con la natura invece che con il telefonino, e diventare un ambasciatore di questo modo di pensare. Presentato alle Nazioni Unite in occasione della “Giornata mondiale degli Oceani” da Mariasole Bianco nel corso del panel “Gender and the Ocean”, dove ci si interrogava sul ruolo delle donne nella tutela dell’ambiente marino, il manifesto è stato anche lo spunto per un’idea da portare nelle scuole a partire dal prossimo settembre: un altro manifesto sul plastic free.

Manifesto della Generazione blu
Manifesto della Generazione blu

«Un giorno Chiara Bidoli mi chiese di riflettere sui sogni dei bambini, perché voleva che partecipassi a una tavola rotonda sul tema. Per permettere di prepararmi mi girarono dei dati di una ricerca, dai quali emergeva che i bambini della fascia tra i sei e i dieci anni sognano un mondo, e soprattutto un mare, più pulito», racconta De Marsanich, mamma di una bambina di dieci anni, che, a questo proposito, ricorda quanto sua figlia sia molto attenta alle tematiche ambientaliste, e quanto sia necessario sostenere questa nuova generazione.

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