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Le birre artigianali hanno il loro festival, una tre giorni a Campobasso

CAMPOBASSO. Un trend che non riguarda soltanto i più giovani, ma coinvolge gli adulti, che si orientano sempre più spesso verso le birre artigianali made in Italy, realizzate con ingredienti naturali selezionati, provenienti dalle aziende agricole del territorio, e non sottoposte ai processi di pastorizzazione e filtraggio necessari nella produzione industriale. 

Molti amano degustarle nei brewpub, locali che producono e servono ai clienti la propria birra, ma la tendenza è soprattutto quella di assaporarle a casa, acquistandole sui portali dei micro-birrifici – piccole imprese che riforniscono pub e negozi e vendono online – o su siti specializzati. Bionde, rosse o scure, ma tutte rigorosamente artigianali. Da venerdì 30 agosto a domenica 1/o settembre in Villa de Capoa a Campobasso, la quinta edizione di ‘Birrae’ festival delle birre artigianali, organizzato dall’associazione ‘Mash Out’, con il patrocinio del Comune inserito nel cartellone ‘Eventi in città. Contaminazioni culturali tra luoghi e generi’. Ad essere protagonisti alcuni birrifici del Molise, Campania e Puglia.  “La scelta di Villa de Capoa come suggestiva location della manifestazione – spiega il sindaco Roberto Gravina (M5s) – è volta alla rivitalizzazione della stessa anche grazie alla sua naturale predisposizione ad accogliere eventi aggregativi per la comunità locale. Inoltre, da questa edizione il festival sarà ‘Plastic free’, stoviglie posate e bicchieri utilizzati saranno completamente compostabili”. “Date a un uomo una birra e ci perderà un’ora. Insegnategli a farsela da sè e ci perderà una vita intera”. In effetti, se si pensa all’esplosione ed al continuo incremento del consumo di birre artigianali, tutto si può dire tranne che questo sia un concetto esagerato. Un mondo, quello della produzione di birra fai-da-te, che in tutti questi anni si è sviluppato ed evoluto profondamente e con grande velocità, non solo da un punto di vista numerico e quantitativo ma, soprattutto, come rilevanza culturale e diffusione mediatica. Fino a pochi anni fa, l’artigianato birraio, in particolare quello italiano, era considerato un fenomeno, tutto sommato, di nicchia. Oggi le cose sono molto cambiate, da nicchia è diventato fenomeno di moda, se ne parla tanto, purtroppo non sempre in modo corretto. Il boom dei birrifici artigianali, sta registrando il passaggio dal consumo riservato ad una cerchia di intenditori appassionati e dal palato fine, ad un consumo non diciamo di massa ma, indubbiamente, di più larga diffusione. Ovviamente, come per qualsiasi genere di evoluzione, questa crescita pone sul tavolo, inevitabilmente, diverse riflessioni su alcuni importanti temi: dalla definizione stessa di birra artigianale (discussione approdata addirittura nelle aule parlamentari), all’opportunità di sviluppare una filiera di materie prime nazionali, all’assurdo e pericoloso attacco crafty (birre solo fintamente artigianali) di alcune multinazionali, fino all’evoluzione delle tipologie prodotte dai nostri artigiani. In virtù di queste ultime considerazioni, uno dei principali obbiettivi è quello di condurvi  alla scoperta delle birre artigianali e fornire gli elementi, utili e necessari, per chi vuole diventare consumatore sempre più consapevole ed informato.

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