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L’Italia donerà 45 milioni di dosi di vaccino ai paesi poveri

Il premier Darghi parla all'Onu al 'Global Covid-19 Summit e ha annunciato che l'Italia donerà 45 milioni di dosi di vaccino ai paesi più poveri

L’Italia donerà 45 milioni di dosi di vaccino anti-covid  ai Paesi poveri. LA donazione avverrà entro la fine dell’anno. Così ha detto il  premier  Draghi, intervenendo al ‘Global Covid-19 Summit organizzato nell’ambito della 76esima Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Vaccino già iniettato per due miliardi e mezzo di persone

O”Al Global Health Summit di Roma l’Italia si è impegnata a donare 15 milioni di dosi di vaccino entro la fine dell’anno. Oggi sono lieto di annunciare che siamo pronti a triplicare il nostro sforzo, donando altri 30 milioni di dosi entro la fine dell’anno” ai Paesi più poveri”  ha affermato il presidente del Consiglio.

Nel corso del summit il premier ha considerato che due miliardi e mezzo di persone sono completamente vaccinate e quasi un miliardo di persone lo è parzialmente, ma ci sono ancora  grandi disuguaglianze nella distribuzione e  “bisogna essere pronti a essere più generosi”.

Occorre aumentare la preparazione

Mario Draghi però non conta solo sui vaccini del momento:Dobbiamo aumentare la nostra preparazione per fronteggiare le pandemie del futuro dobbiamo aumentare la capacità produttiva di vaccini e di strumenti sanitari in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi più vulnerabili. Noi sosteniamo il piano dell’Unione Europea di donare un miliardo di euro per sviluppare la capacità manifatturiera in Africa e promuovere il trasferimento di tecnologie. Noi accogliamo anche l’agenda Usa-Ue per favorire i nostri comuni sforzi per una vaccinazione globale“.

Uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia è stato l’insufficiente coordinamento tra autorità sanitarie e finanziarie. Come presidenza del G20 noi vogliamo istituire il ‘Global Health e Finance Board” che “potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento per la risposta e la prevenzione alle pandemie“. ha concluso Draghi.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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