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Luc Montagnier è morto, lo conferma il quotidiano Liberation

Dopo la notizia diffusa ieri sera sul sito francese France Soir è giunta la conferma della morte del professor Luc Antoine Montagnier, premio Nobel per i suoi studi sull’Aids. La scomparsa del virologo transalpino, all’età di 89 anni, sarebbe avvenuta l’8 febbraio all’ospedale di Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi, alla presenza dei suoi familiari.

Negli ultimi anni Montagnier era diventato un punt riferimento dei No Vax e un forte sostenitore dell’idrossiclorochina come cura per il Covid. La notizia del decesso circolava da alcune ore sui social. In queste ore è arrivata la conferma del quotidiano Liberation.

Il saluto del controverso Didier Raoult, sostenitore dell’idrossiclorochina per la cura del Covid

Tra i primi ad essere sicuri della scomparsa del premio Nobel è presente il controverso microbiologo francese Didier Raoult, noto come il principale sostenitore dell’utilità dell’idrossiclorochina contro il Covid e che era riuscito a convincere della bontà della sua idea l’ex presidente Usa Donald Trump.

Raoult in tarda mattinata aveva pubblicato due tweet nei quali afferma: “È morto Luc Montagnier. Perdiamo un uomo la cui originalità, indipendenza e scoperte sull’RNA hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’AIDS– poi prosegue – Questo gli valse la fama, il premio Nobel e l’incredibile ostilità dei suoi colleghi. L’attenzione prestata alle sue ultime ipotesi era sproporzionata”.

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