Dopo Massimo Carminati tornano liberi, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, anche Salvatore Buzzi e Luca Gramazio, due imputati eccellenti dell’inchiesta di Mafia Capitale. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Roma che però ha disposto per il cosiddetto “ras delle cooperative” l’obbligo di dimora nel territorio capitolino. I due si trovavano agli arresti domiciliari.
La decisione è giunta a dieci giorni di distanza dalla liberazione di Carminati, scarcerato dopo 5 anni e 7 mesi per scadenza dei termini. Per Buzzi e Gramazio è stato imposto anche il divieto di espatrio.
Nel provvedimento i giudici hanno riconosciuto “la perdita di efficacia dei provvedimenti cautelari in relazione a tutti i capi di imputazione per i quali erano stati adottati per decorso dei relativi termini massimi di custodia cautelare“. L’avvocato Alessandro Diddi, che insieme a Piergerardo Santoro difende Buzzi, ha affermato ai cronisti di essere positivo sull’esito del processo: “Si avvia verso una soluzione positiva per quello che è rimasto di questo processo dopo che la Cassazione ha riconosciuto che non era mafia“.
Carlo Saccomando