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New York valuta il divieto di vendita delle pellicce e derivati

New York, una delle capitali della moda, valuta il divieto di vendita delle pellicce e dei prodotti di pelliccia. La svolta ‘animalista’ sta prendendo piede fra i legislatori statali che stanno considerando l’imposizione del divieto in tutto lo stato.  Il futuro dell’iniziativa si sapra’ solo nei prossimi mesi ma le polemiche sono gia’ iniziate, con l’industria della pelliccia che ritiene che il divieto causera’ la perdita di 1.100 posti di lavoro solo nella citta’ di New York.

Soddisfatti invece i sostenitori dei diritti degli animali: ”la crudelta’ non puo’ essere confusa con lo sviluppo economico” affermano i democratici che hanno sponsorizzato la proposta per il divieto.  Il commercio di pellicce e’ considerato molto importante per New York: lo scorso secolo la citta’ produceva l’80% dei cappotti di pelliccia Made in Usa. E non è la prima città a diventare in un prossimo futuro fur free . A San Francisco già sono al bando e lo saranno anche a Los Angeles. E anche le passerelle delle sfilate hanno bandito le pellicce, come a Londra. L’impegno della moda verso la sostenibilità è all’inizio ma concreto: 40 griffe hanno sottoscritto una carta per la sustenaible fashion.

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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