• ECONOMIA

Nuovo Dpcm, italiani a casa sia a Pasqua che a Pasquetta?

Le misure del nuovo decreto firmato dal premier Draghi, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, manda in fumo i progetti degli italiani.

Il nuovo Dpcm entrerà in vigore a partire da sabato 6 marzo fino a martedì 6 aprile, comprese quindi le festività di Pasqua e Pasquetta, nel quale verranno confermate misure come l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto e al chiuso, il coprifuoco dalle 22 alle 5 e il distanziamento sociale.

In Italia gli ultimi dati relativi ai contagi da Covid-19 , e le preoccupanti varianti presenti sul territorio, hanno costretto il governo guidato dal premier Mario Draghi ad agire in fretta e adottare misure restrittive che abbiano lo scopo di fermare la crescita dei casi di positività riscontrata recentemente.

Oltre alla riconferma di quelle che sono considerate le regole fondamentali al contrasto della diffusione del Coronavirus è molto probabile che verrà prorogato il divieto di spostamento tra Regioni, in scadenza il 27 marzo, anche se in zona gialla.

Inoltre si proseguirà con la linea di contrasto alla diffusione delle varianti attraverso la creazione di zone localizzate (non Regioni ma uno o più Comuni) di colore “arancione“, “arancione scuro” o “rosso” laddove si dovessero verificare situazioni a rischio epidemiologico. Nei primi due casi la circolazione sarebbe limitata, mentre nel caso più grave si adotterebbe il lockdown.

Il ministro Speranza: “Serve una vera coesione nella gestione dell’emergenza”

Ieri al Senato sul tema delle restrizioni attuate nel nuovo Dpcm è intervenuto il ministro della Salute Roberto Speranza che nelle comunicazioni in Aula ha fornito interessanti chiarimenti sulle nuove misure per fronteggiare la pandemia.

Solo il lavoro comune di tutte le istituzioni può consentirci di combattere il virus e vincere la sfida che abbiamo davanti. I ritardi di alcune forniture, che pure ci sono, non cambieranno l’esito della partita in corso: il Covid, con i vaccini, sarà sconfitto. Vediamo la luce in fondo al tunnel.

Il ministro ha predicato grande prudenza perché l’indice Rt medio è 0.99 e ci sono cinque Regioni nelle quali le terapie intensive hanno superato la soglia critica. Inoltre non sarà possibile allentare la guardia, come richiesto da molti cittadini stanchi di questa lunga crisi economica e sanitaria, semmai allentare in futuro le misure restrittive nel caso in cui i dati epidemiologici fossero confortanti.

Speranza ha infine dettato i tre principi cardine che se adottati permetteranno di sconfiggere il virus più velocemente: unità di intenti, senso di responsabilità e verità nei confronti dei cittadini.

Nuovo Dpcm, italiani costretti a passare le festività pasquali a casa?

Un famoso proverbio recita “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi“, ma gli italiani per il secondo anno consecutivo saranno costretti a passare tra le quattro mura di casa quella che viene considerata la prima importante festività dell’anno.

Il nuovo Dpcm è chiaro: dimenticate le caratteristiche gite fuori porta, vacanze al mare o in montagna, pranzi e cene con decine di parenti e amici. Al massimo sarà consentito recarsi a messa per celebrare la più importante solennità del cristianesimo (con un numero massimo di fedeli previsto in chiesa e rispettando le regole di distanziamento), pranzare in un ristorante oppure tra pochi intimi a casa.

Su questo tema Coldiretti ha diffuso i dati di un’analisi realizzata in collaborazione con Ixé nella quale è emerso come l’attesa per le nuove misure restrittive abbia bloccato sul nascere i programmi di viaggio di un italiano su tre (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici.

Va evidenziato che nel 2019, ultimo anno senza misure restrittive, il 65% degli italiani aveva deciso di passare a casa la Pasqua spendendo oltre 1,7 miliardi di euro in prodotti alimentari per imbandire le tavole, mentre il 40% degli italiani aveva optato per la gita fuori porta nel giorno di Pasquetta.

Nuovo Dpcm
Nuovo Dpcm, italiani a casa a Pasqua e Pasquetta

Pasqua 2021, quali sono le attività ricettive più colpite dalla crisi?

Il primo lungo fine settimana di festa rappresenta segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molte attività ricettive tra cui gli agriturismi, che in Italia sono oltre 24mila e le cui perdite a causa dell’emergenza Covid sono stimate in circa 1,2 miliardi di euro. Sul tema Coldiretti afferma:

A rischio c’è un sistema di servizi, ospitalità e agri ristorazione che può contare su 493319 posti a tavola e 285027 posti letto e che prima della pandemia poteva contare su un fatturato di 1,5 miliardi di euro grazie a poco più di 14 milioni di presenze, delle quali ben 8,2 milioni provenienti dall’estero.

Secondo la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana e gli addetti ai lavori gli agriturismi sono i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Questo perché situati in zone isolate, in strutture quasi sempre a gestione familiare con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

Articoli correlati