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Nuovo Dpcm, misure valide fino al 5 marzo. Che cosa cambia?

Ieri sera il Consiglio dei Ministri, presieduto dal premier Giuseppe Conte, su indicazione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha approvato un nuovo Dpcm che di fatto proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile ed ha stilato una serie di misure restrittive, valide sull’intero territorio nazionale, che entreranno in vigore a partire dal 16 gennaio e fino al 5 marzo. L’intento del Governo è quello di fronteggiare nel miglior modo possibile l’epidemia e scongiurare l’arrivo di una possibile terza ondata del Coronavirus. Il Dpcm dovrebbe essere varato in giornata, probabilmente in serata.

Attraverso l’approvazione del Decreto gennaio, che dovrebbe essere varato entro questa sera, viene istituita una nuova “zona bianca“, e viene confermato fino al 15 febbraio il divieto di spostamento tra le regioni anche se in “zona gialla“. Inoltre ci sarà una nuova ripartizione delle regioni in fasce colorate (rossa, arancione, gialla e bianca) in base all’indice Rt, ovvero il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure atte a contenere il diffondersi della malattia.

Questo pomeriggio è in corso una riunione di confronto tra Governo e Regioni per analizzare nel dettaglio i contenuti delle misure restrittive che saranno contenute nel Decreto. All’incontro, convocato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, presenti anche i rappresentanti di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Upi (Unione Provincie d’Italia). Mentre in rappresentanza dell’attuale esecutivo partecipano anche Roberto Speranza e il Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, ai quali spetterà il delicato compito di presentare il piano vaccini.

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Nuovo Dpcm gennaio, misure per il contenimento del contagio

Il decreto conferma, fino al 15 febbraio, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Invece è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Mentre sarà consentito andare nelle seconde case solo per i cittadini residenti nelle regioni di fascia gialla o bianca, l’importante è che tali abitazioni si trovino all’interno dei propri confini regionali. Per gli italiani che si trovano nelle regioni di fascia arancione e rossa non sarà consentito spostarsi nelle seconde case.

Il testo del nuovo Dpcm proroga, al 30 aprile 2021, il termine entro il quale potranno essere adottate o rinnovate le misure atte alla prevenzione del contagio, il cosiddetto ‘stato di emergenza‘. Inoltre, dal 16 gennaio al 5 marzo, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:

  • È istituita una cosiddetta area “bianca”, dove si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, considerate con un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli;
  • È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti;
  • Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con più di 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Nuovo Dpcm Gennaio, fino a che ora sarà consentito l’asporto nei bar?

Secondo quanto trapelato dai rumors sulla riunione in corso tra governo e regioni dovrebbe essere approvata una misura che vieta la vendita d’asporto per i bar a partire dalle ore 18. La norma non dovrebbe riguardare i ristoranti che potranno continuare a praticare l’asporto fino alle ore 22. L’intento del governo è quello di evitare assembramenti di persone davanti ai locali. Ma nelle ultime ore emerge la possibilità che il divieto potrebbe essere limitato solo alla vendita di bevande e alcolici, mentre sarebbe consentito per i cibi. Una via di mezzo che potrebbe permettere ai gestori di continuare a lavorare fino a sera.

Si pensa anche alla cultura: nelle regioni ‘gialle’ musei aperti nei giorni feriali

Secondo quanto annunciato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini il governo starebbe pensando di far ripartire i musei permettendone l’apertura nei territori di fascia gialla nei giorni feriali. “Nel Dpcm che chiuderemo oggi – ha dichiarato il ministro – proporrò che i musei riaprano nelle zone gialle almeno nei giorni feriali. È un servizio ai residenti. Rappresenta un primo passo, oltre ad un segnale di riapertura“.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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