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Nuovo DPCM, ancora misure restrittive, palestre al limite: GimFIVE riapre, l’intervista

Il nuovo DPCM è alle porte, dal 16 gennaio si sapranno le sorti delle varie Regioni, determinate dai colori ormai noti ai cittadini (gialla, arancione e rossa), e di conseguenza delle varie categorie di commercianti che più sono stati duramente colpiti dalle ultime restrizioni per evitare il contagio da Covid 19. Tra le categorie certamente più danneggiate dai vari lockdown le palestre, le piscine, i teatri ed i cinema che hanno dovuto chiudere i ‘battenti’. Nei giorni scorsi le dichiarazioni del Ministro dello Sport Spadafora, entro fine gennaio si valuta la riapertura delle palestre e piscine, così come l’ipotesi di una ‘zona bianca’ proposta dal Ministro della Cultura Franceschini appoggiato dal guardasigilli Bonafede, in caso di Rt molto basso, che avrebbe comportato la riapertura ufficiale di palestre, cinema, teatri, piscine, aveva risollevato il morale ai gestori.

Che oggi, invece, si dicono nuovamente preoccupati dalle misure restrittive che in questi giorni stanno emergendo, ragion per cui, alcuni hanno deciso di ‘sfidare’ il Governo ed i vari Dpcm, esausti di non poter lavorare e posti dinanzi al serio rischio di non riuscire più a riaprire le proprie attività quando il Governo darà loro l’ok. Abbiamo dunque intervistato, e lo ringraziamo per il tempo dedicatoci, il responsabile marketing GimFIVE, una catena di palestre, ben 12 situate tra Emilia, Toscana e Umbria, che hanno deciso di riaprire tra l’11 e il 15 gennaio indipendentemente da quanto verrà sancito nei prossimi DPCM. Eccovi le sue parole e lo scopo dichiarato di tale decisione.

Senza zona bianca palestre al collasso: NOI RIAPRIAMO COMUNQUE

Federico come responsabile marketing GimFIVE, abbiamo visto che fa parte del gruppo Facebook “Apriamo le palestre” che raccoglie le rimostranze e, mi passi il termine, la frustrazione dei gestori e dei personal trainer che da mesi non possono più lavorare. Può dirci come avete vissuto i vari Dpcm in questo anno e quanto ha pesato in termini economici e psicologici l’ultimo Dpcm del 24 ottobre che dopo una breve riapertura vi ha costretti nuovamente a chiudere i battenti?

Grazie anzitutto dello spazio che un giornale storico come il vostro concede alla nostra realtà. La chiusura del 24 Ottobre è stata solo l’ennesima mazzata di un anno iniziato male e finito peggio.

Per farle capire ciò di cui stiamo parlando è sostanzialmente da fine febbraio che abbiamo smesso di lavorare: incassi quasi azzerati, ma affitti, leasing, fornitori e banche da pagare regolarmente. E non mi si parli dei cosiddetti ristori: ciò che ci è stato erogato rappresenta una goccia nell’oceano.

Nuovo DPCM

Ultimo DPCM e regole anti-Covid: Palestra fonte di contagio?

Molti sul gruppo fanno notare che quando vi hanno fatto riaprire avete dovuto rispettare rigide norme di sicurezza e investire dei denari per mettervi in regola, peccato, dicono poi all’unisono, gli sforzi siano serviti a poco. Cosa stride nei DPCM fin qui approvati, a suo avviso le palestre sono davvero un luogo in cui è maggiormente possibile contagiarsi o le misure da voi prese, imposte dallo stesso governo in fase di riapertura, permetterebbero uno svolgimento delle attività in piena sicurezza? Vi é una locuzione latina che dice “mens sana in corpore sano” la condivide?

La modalità e la scelta delle chiusure delle palestre è stata davvero inspiegabile. La settimana prima della chiusura, sia noi in GimFIVE, che in tantissime altre realtà italiane, abbiamo subito migliaia ispezioni da diversi organi di controllo. Ciò che emerso è che la quasi totalità di strutture rispettavano tutte le norme anti Covid.

E allora ci siamo chiesti perché chiudere? Quali sono le evidenze scientifiche che mostrano la possibilità di prendersi il Covid in palestra?

L’unica correlazione esistente tra Covid e palestra è che facendo attività fisica le difese immunitarie aumentano e di conseguenza diminuisce la possibilità di avere conseguenze nefaste dal virus. Proprio così. Le palestre, e l’attività fisica più in generale, rappresentano una delle soluzioni al problema Coronavirus e non la sua causa.

A certificarlo sono diversi studi, gliene cito solo alcuni per non annoiarla troppo:

  • I ricercatori di Ukactive hanno evidenziato che i rischi di fare attività fisica in luoghi come le palestre sono pressochè pari a ZERO. Su un campione di 10.000 ingressi, i positivi al Covid 19 sono stati lo 0,02% Dato praticamente irrilevante, considerando anche il fatto che il Regno Unito è stato uno dei paesi più colpiti dal Covid.
  • Un altro studio riporta dati ancora più scioccanti. Infatti i dati raccolti dalla piattaforma “Check In MXM”certificano che su 49 milioni di frequentatori di palestre e club sportivi solo lo 0,002% è risultato positivo al virus. Si, ha capito bene, 2 su 100 mila, 20 su 1 milione, 200 su 10 milioni. In sostanza questa piattaforma certifica che un frequentatore di palestra ha più possibilità di vincere al Superenalotto che prendersi il CoronaVirus.
  • L’ultimo studio condotto dall‘Università di Oslo, sulla base di un’analisi a campione sul territorio, evidenzia qualcosa di scioccante. I dati parlano chiaro: su 3.764 frequentatori di club fitness, tra i 18 e i 64 anni, non è stato registrato alcun caso di Covid-19.

Sulla base di questi dati le domande sorgono spontanee: perché chiudere le palestre quando tutti i giorni vedo scene di persone ammassate sui mezzi pubblici? Perché chiudere le palestre quando al centro commerciale vedo che, dopo i giorni di chiusura forzata, è un tutti dentro?

Per tutto questo ritengo che la locuzione mens sana in corpore sano, calzi perfettamente: oltre che a livello fisico queste chiusure forzate stanno creando degli enormi disagi a livello psicologico; non a caso i sintomi psicopotalogici hanno subito una notevole impennata nel 2020

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Ultimo DPCM, le palestre ancora chiuse? Federico al Governo: Noi apriamo, non è più sostenibile!

Abbiamo letto sul gruppo che avete intenzione di riaprire indipendentemente dal fatto che il Governo col prossimo DPCM vari o meno le zone bianche ( che vi permetterebbero a voi come ai cinema, ai teatri di riaprire). Di zone bianche si era parlato nei giorni scorsi e anche Spadafora aveva annunciato la possibile riapertura delle palestre e delle piscine entro fine gennaio. Ci spiega gli scopi e gli obiettivi di quella che pare un ‘iniziativa di protesta nei confronti del Governo e della sua gestione dei contagi?

Si, l’abbiamo annunciato prima delle feste natalizie e lo confermiamo, NOI APRIAMO! Quelle delle zone bianche sono per ora solo chiacchiere e supposizioni, noi abbiamo bisogno di certezze. Siamo stanchi delle promesse, la misura è ormai colma.

Apriamo scelto di aprire per il futuro della nostra azienda e dei nostri collaboratori. È inutile che ci nascondiamo. Per un brand in forte espansione come il nostro, questo doppio lockdown è stata una vera propria mazzata.

Le conseguenze di tutto ciò, come può ben immaginare, sono apocalittiche. Non ci vuole un commercialista o un esperto di gestione aziendale per capire che, con un ulteriore rinvio e con un “forse vi facciamo aprire più in là”, i numeri non quadrerebbero più.

Non chiediamo e non vogliamo nulla: combattiamo solo affinché le 12 palestre che abbiamo tirato su in tanti anni con immensi sforzi, sacrifici e notti in bianco, non soccombano lentamente sotto il duplice macigno dell’inerzia e dell’immobilismo. E da quando abbiamo annunciato di aprire abbiamo visto che questa inerzia e immobilismo stanno venendo meno.

Al di là di qualche pseudo collega che ha minacciato di chiamare i carabinieri (non necessita, sono già stati informati), abbiamo già ricevuto diverse telefonate da altri gestori di palestre che si stanno organizzando nella stessa direzione.

Ultimo DPCM, dall’11 gennaio mezza Italia zona arancione: GimFIVE cosa fa?

I vostri iscritti come hanno preso la vostra iniziativa, Vi supporteranno in tale impresa? Quando contate di riaprire e dove?

Apriremo Lunedì 11 Gennaio la palestra GimFIVE a Modena Est. Venerdì 15 Gennaio è il giorno dell’apertura di tutte le altre 11 palestre GimFIVE sparse tra Emilia Romagna, Toscana e Umbria.

Gran parte dei nostri tesserati ha accolto positivamente la nostra scelta e non vede l’ora di poter riprendere con le attività. I messaggi di sostegno sono sempre di più, anche da parte di persone che sino a poco tempo fa avevano poco a che vedere con le palestre e che oggi ne fanno fieramente parte.

E questo ci fa davvero piacere in quanto un’iniziativa molto forte come questa contribuisce a quello che è la nostra mission: aiutare le persone a migliorare la qualità della propria vita, offrendo varie possibilità di allenamento in un ambiente innovativo. Avere concretamente la vicinanza di questi nuovi sostenitori, oltre a quella quella dei nostri storici tesserati, è un’ulteriore riprova del fatto che la situazione che stiamo vivendo adesso è insostenibile ed è giunto il momento di tornare a fare ciò che ci riesce meglio: LAVORARE!

Grazie molte Federico per questa interessante intervista, ai gestori di altre realtà chiediamo, invece, di contattarci qualora concordassero con l’iniziativa di GimFIVE ed avessero intenzione di seguire il loro esempio, sarà nostra cura darvi voce. Nel caso qualcuno della stessa categoria trovasse invece l’iniziativa della società fuori luogo sarebbe per noi altrettanto importante confrontarci al fine di fare emergere un dibattito costruttivo su tale questione. Giusto o no dunque il motto adottato da GimFIVE ‘NOI APRIAMO’?

Erica Venditti

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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