ROMA. “Tutto cambia perchè nulla cambi”…anche per la nostra gattopardesca politica oggi si mette un punto fermo sulla situazione. Il dado sta per essere tratto. E dopo non ci sarà più tempo ne spazio per giochetti e dispettucci di Palazzo ne dietro le quinte. Finito il tempo di far volare stracci e della resa di “lettere e regali” fra le parti litiganti. E’ il tempo delle decisioni e delle responsabilità che ognuno dovrà assumersi. Responsabilità pesanti che coinvolgono il Paese e non solo partiti e politici. Oggi sarà la giornata chiave per la crisi di Governo. Alle 14,30 è in programma la conferenza dei capigruppo, poi alle 15 le comunicazioni di Conte al Senato. Dopo l’intervento del premier comincerà il dibattito e si potrebbe arrivare al voto sulle risoluzioni.
Conte potrebbe però giocare d’anticipo e annunciare direttamente la sua intenzione di dimettersi. Di Maio si affida a Mattarella, affermando che Salvini ha “combinato un disastro” e che un governo con Renzi, Lotti e Boschi è solo una “bufala della Lega”. L’ex segretario del Pd chiarisce: “Mi sembra saggio che nessuno di noi stia dentro il governo, io non ci sarò. Nessuno di noi chiede la benché minima poltrona”. E Salvini chiarisce: “Ritirare i ministri? Dipende da quello che dice Conte”. Dalle dichiarazioni pare che si parta da un “anno zero più uno” comunque oggi è il giorno della verità delkle carte scoperto il momento in cui si passerà dalla strategia al fare.