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Omicidio Meredith Kercher: Rudy Guede presto potrebbe tornare libero

Dopo 13 anni trascorsi dietro le sbarre Rudy Guede è pronto a riassaporare la libertà. L’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007, presto potrebbe tornare libero. Il magistrato di sorveglianza dovrà decidere se accettare o meno la richiesta di ottenere altri 45 giorni di sconto sul fine pena presentata dai legali dell’ivoriano.

Se l’istanza dovesse essere accettata il 34enne potrebbe uscire dal carcere a partire da subito in quanto il termine della pena è fissato al 4 gennaio 2022: sottraendo il mese e mezzo di sconto il termine verrebbe anticipato al 20 novembre e quindi tornerebbe a tutti gli effetti un uomo libero. Per la prima volta da 13 anni a questa parte potrebbe festeggiare il suo 35esimo compleanno da cittadino libero, più esattamente il prossimo 26 dicembre.

L’ivoriano potrebbe festeggiare il suo 35esimo compleanno fuori dal carcere

Guede dal settembre del 2019 gode della semilibertà, mentre dal 2020 era stato affidato ai servizi sociali. Fino ad oggi ha già ottenuto 1.100 giorni di sconto sui 16 anni di reclusione che gli sono stati inflitti con la formula del rito abbreviato.

Nel 2010 Rudy Guede era stato condannato in via definitiva per l’omicidio la studentessa di origini anglo-indiane ed è stato costretto a scontare la pena nel carcere di Mammagialla di Viterbo, struttura penitenziaria che recentemente il sindacato di polizia penitenziaria ha definito “obsoleto e sovraffollato“. Mentre gli altri due indiziati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati nella sentenza di primo grado sono poi stati assolti in Appello.

Rudy Guede
Rudy Guede

Amanda Knox: “Tutte le prove portano a Rudy Guede: so che è stato lui”

Sulla questione è tornata a parlare Amanda Knox che un’intervista rilasciata alle Iene qualche settimana fa ha affermato: “Penso ci siano tutte le prove e tutti gli elementi per capire cosa sia successo quella notte e tutte portano a Rudy Guede. Non ci sono prove che ci collegano a quell’omicidio. È il motivo per cui tutt’ora c’è la sensazione che tutta questa storia non sia chiusa del tutto“.

La 34enne statunitense, che ora vive e lavora a Seattle, non nutre alcu dubbio sulla colpevolezza dell’ivoriano: “So che ha ucciso Meredith – ha aggiunto – e so che lui non ammette di averlo fatto e che punta il dito contro di me e Raffaele. Lui era un uomo armato contro una donna senza armi, non deve essere per forza più complicato di così“.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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