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Palestre e sex symbol: quanto conta l’aspetto fisico nella società di oggi?

Palestre chiuse e gestori disperati per gli scarsi profitti da un lato, ma anche clienti amareggiati dal fatto che il loro sogno, la ricerca del benessere, sia stato messo in secondo piano dai vari lockdown e DPCM che hanno relegato le palestre ad attività non essenziali, chiudendole da mesi. Eppure sempre più l’attività fisica è vissuta come qualcosa che fa parte della crescita personale, sentirsi bene col proprio corpo pare dare una ‘marcia’ in più a molti anche per affrontare le sfide della vita quotidiana.

Oggi abbiamo deciso di interfacciarci con Mirko Cipollini, un personal trainer di Pisa, che nei giorni scorsi ha voluto affrontare provocatoriamente, postando una foto che lo ritrae quasi nudo, l’importanza del fisico nella nostra società.

Quanto conta oggi essere un sex symbol, quanto, invece, i valori che hai dentro? L’aspetto esteriore può aprirti delle porte che altrimenti ti sarebbero precluse? Dal ragionamento di Mirko parrebbe proprio di sì, egli lo ha vissuto sulla sua pelle, in prima persona, e vuole raccontarcelo affinché venga meno l’ipocrisia che spesso vuole nascondere tale evidenza. Anche se, è questo ci ha colpito particolarmente nel suo post, talvolta arrivare a dei livelli alti di perfezione fisica sembra ritorcersi paradossalmente contro. Mirko parla di effetto boomerang e poi sottolinea che in fondo ciò che conta, e che l’individuo dovrebbe sempre tenere a mente, è stare bene con sé stessi, perché volente o nolente la società troverà sempre qualcosa che non va bene in te, dunque sei tu che devi apprezzarti per primo indipendentemente da ciò che pensano gli altri.

Palestre e sex simbol: la testimonianza del personal trainer Mirko:

Ciao Mirko Nel post che hai messo su facebook qualche giorno fa hai voluto provocatoriamente inserire una foto di te oggi, ove hai un fisico ‘statuario’, ma al solo scopo di far emergere, questo si evince dalle tue parole di corredo al post, che la società ti ha posto nell’arco della tua vita di fronte a differenti passaggi….quando eri adolescente, e non ti eri ancora avvicinato al mondo del fitness, nessuno ti guardava perché eri ‘minuto’, ed eri spesso oggetto di critiche da parte delle ragazze e del tuo gruppo di riferimento, quando sei cresciuto, vi è stato un periodo di ‘rivincita’ personale in cui lavoro, donne e amici ti ‘hanno aperto le porte’ ed ora dici il tuo stesso aspetto fisico, sebbene sia perfetto, ti si è ritorno contro come un boomerang, oggi risulti troppo sicuro di te e troppo ‘perfetto’. Alla fine tu dici, alla ‘società’ in ogni caso non vai mai bene, dunque fai le cose unicamente per te. Hai voglia di raccontarci la tua esperienza e come è cambiato il rapporto col tuo fisico e con la società nel tempo?

Sì esatto il messaggio che volevo trasmettere è proprio quello che tu hai sintetizzato su, l’ aspetto fisico ad oggi può aiutare un ragazzo o ragazza, in quanto la società punta molto sull’esteriorità, basta vedere quali modelli vengono presi a riferimento in tv. E questo, passami il termine, è davvero un po’ triste io a livello di valori sono la stessa persona che ero anche quando il mio fisico era minuto, possibile che per farti notare devi mettere su ‘massa’ altrimenti sei uno ‘sfigato’? Basta vedere quanti ragazzi o ragazze subiscono bullismo, quello che oggi si chiama body shaming, la società, o meglio il gruppo di pari, spesso ti isola, l’ho vissuto purtroppo in prima persona. Solo che chi non ha un carattere forte rischia la depressione, di isolarsi, di non sentirsi mai abbastanza, oppure di cadere in dipendenze, droga alcol, per non pensare .

Passata l’adolescenza, vi è stato un passaggio intermedio, dove è brutto detto così, ma rende bene l’idea, mi sono preso delle rivincite. Il mio corpo è cambiato, ho iniziato a fare attività fisica, ed ho acquisito molta più sicurezza in me. Quelli che prima mi prendevano in giro o le ragazze per le quali ero quasi trasparente hanno iniziato a cercarmi, mi sentivo invincibile, ma allo stesso tempo mi generava rabbia: io ero sempre lo stesso di qualche anno prima, eppure adesso il mondo aveva iniziato a vedermi. Mi sono fatto sempre più l’idea che il mondo fosse superficiale, e devo dirti la verità, purtroppo anche oggi che il mio aspetto fisico è dovuto fondamentalmente alla mia professione, sono un personal trainer, la mia considerazione sulla società che ci circonda non è cambiata, anzi.

Già perché dopo qualche anno di rivincita, ora sono tornato in una fase in cui alla società non vado comunque più bene, e sai perché? Perché ho avuto nel mio piccolo successo, ho lavorato per agenzie di moda, ho fatto dei calendari, e mi sono strutturato fisicamente ancora di più, dunque ora vi è l’invidia di chi mi conosce, non vado più bene, perché ora ‘sono troppo muscoloso’, ‘troppo montato’. Quindi si è scatenato una sorta di boomerang , ora l’aspetto fisico pare essersi ritorto contro. Paradossale no?

E allora cosa mi ha fatto capire tutto questo? Che in ogni caso o credi in te stesso e in quello che sei dentro o comunque la società in un modo o nell’altro riuscirà sempre a fornirti un’immagine distorta di te stesso.

Palestra e sex symbol: cosa consiglieresti ai giovani?

Cosa consiglieresti allora ai ragazzi, specie ai più giovani, che spesso si trovano vittime di body shaming o che sono disposti a tutto, anche a sfide folli sui social, pur di piacere e divenire i numeri uno all’interno del gruppo? O a quanti stanno facendo della perfezione fisica quasi una malattia, ossia se non si raggiunge l’immagine del sex symbol non sei nessuno?

Consiglierei di fare tutto e sempre solo per sé stessi, se hai voglia di diventare un ‘adone’ lavoraci su e la palestra può certamente aiutarti, oltre al sacrificio naturalmente, perché dietro ai muscoli vi è anche tanta costanze ed impegno, sono un personal trainer e so bene quanto lavoro vi è dietro ad un bel corpo. Non ti interessa l’aspetto fisico non andare in palestra per compiacere gli altri, al più fallo solo perché ti ritorna benessere in generale, non per ottenere glutei sodi e bicipiti statuati. Credi che la palestra non faccia per te, lascia perdere, dedicati agli hobby che più prediligi.

Tanto la società avrà sempre qualcosa da criticarti che tu sia troppo magro, troppo basso, troppo muscoloso, troppo smilzo. Se aspetti di essere in pace con te stesso solo in base ai like che ricevi, ai follower che ti seguono non vivi più. Credo si debba ricercare una dimensione valoriale personale, solo questa può dare davvero la felicità. Altrimenti si continuano a seguire ideali imposti dagli altri, ma che se non condividi risultano ‘vuoti’ e non ti danno alcun valore aggiunto.

Grazie Mirko per questo interessante confronto

Grazie a te Erica dell’opportunità, almeno facciamo venire meno lo stereotipo purtroppo diffuso che l’uomo muscoloso sia idiota, io credo di essere oggi internamente, seppur certamente più consapevole di me stesso e del mio valore, lo stesso ragazzino che veniva deriso anni fa. Dunque sono contento di  aver fatto questo percorso che anche se altalenante mi ha fatto comprendere molte cose, ed in primis una: cosa pensa la gente non conta, se tu stai bene con te stesso.

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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