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Patetico “ritorno di memoria” per il boss Graviano “Incontrai Berlusconi”

MILANO. Spesso si sente parlare del termine “giustizia a orologeria” oppure all’uso che viene fatto di pentiti a seconda di circostanze. Non può non tornare alla mente il caso Tortora il popolare presentatore di “Portobello” tirato in causa da un “collaboratore di giustizia” pentito, che montò un castello di accuse (regolarmente franate) per avere uno sconto di pena, qualche prebenda e momenti di notorietà. Ora, che Silvio Berlusconi abbia avuto guai giudiziari è noto a tutti, senza entrare nel merito delle vicende. Ma che questo personaggio abbia questo improvviso “ritorno di memoria” dopo 27 anni di carcerazione effettivamente sembra una candid camera… E anche la dichiarazione suona come una moneta da tre euro… Comunque…”Ho incontrato tre volte a Milano Silvio Berlusconi mentre ero latitane”.

Lo ha detto il boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano, già condannato all’ergastolo, deponendo in videoconferenza nel processo “‘ndrangheta stragista”, in cui è imputato, in corso di svolgimento a Reggio Calabria. Graviano sta rispondendo alle domande del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. “Le dichiarazioni rese quest’oggi da Giuseppe Graviano sono totalmente e platealmente destituite di ogni fondamento, sconnesse dalla realtà nonché palesemente diffamatorie”. Lo afferma in una nota il legale di Silvio Berlusconi, l’avv. Niccolò Ghedini. “Si osservi – prosegue – che Graviano nega ogni sua responsabilità pur a fronte di molteplici sentenze passate in giudicato che lo hanno condannato a plurimi ergastoli per gravissimi delitti”.  “Dopo 26 anni ininterrotti di carcerazione – prosegue Ghedini – improvvisamente il signor Graviano rende dichiarazioni chiaramente finalizzate ad ottenere benefici processuali o carcerari inventando incontri, cifre ed episodi inverosimili ed inveritieri. Si comprende, fra l’altro, perfettamente l’astio profondo nei confronti del Presidente Berlusconi per tutte le leggi promulgate dai suoi governi proprio contro la mafia. Ovviamente saranno esperite tutte le azioni del caso avanti l’autorità giudiziaria”.   

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