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Prevenzione Covid, Ministero della Salute: “Vaccinazioni fondamentali”

La vaccinazione costituisce la più efficace strategia di prevenzione dell’influenza“. È quanto afferma il Ministero della Salute nella Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023”, emanata il 6 luglio ed elaborata dalla Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, in accordo con l’Iss (Istituto superiore di sanità).

Visto il perdurare della situazione epidemiologica relativa alla circolazione del Covid, il documento raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale, a partire dall’inizio di ottobre, e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.

Possibilità di focolai nel prossimo inverno

Con la prossima stagione influenzale, avvertono gli esperti del Ministero, “potrebbe aumentare la possibilità di osservare focolai rilevanti, specialmente se causati da ceppi nuovi o introdotti di recente“. Questo perché “per il secondo anno consecutivo la pandemia Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento“, come distanziamento e mascherine, “hanno ridotto drasticamente a livello globale la circolazione dei virus influenzali” e a causa della minore esposizione a virus respiratori stagionali “l’immunità della popolazione potrebbe esser diminuita”.

Le categorie alle quali viene raccomandata la vaccinazione antinfluenzale

La Circolare raccomanda la vaccinazione antinfluenzale nella fascia di età 6 mesi – 6 anni, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani. Inoltre, al fine di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce d’età di maggiore rischio di malattia grave, la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni.

La vaccinazione è fortemente raccomandata anche agli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, che operano a contatto con i pazienti, e per gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungodegenza.

La Circolare raccomanda, infine, l’attivazione di campagne di informazione/educazione della popolazione e degli operatori sanitari coinvolti nella attuazione delle strategie vaccinali.

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