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Quirinale, il centrodestra propone tre nomi: Moratti, Nordio e Pera

Alle 15 nell’Aula di Montecitorio è cominciata la seconda votazione del Parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica. Al banco della presidenza i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Anche nel secondo giorno di elezioni, così come nel terzo, il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio.

Dopo le 672 schede bianche della prima chiama, è quasi sicuro che anche alla seconda verrà sancito un nulla di fatto con prevalenza di schede bianche, in aggiunta a voti nulli e qualche voto improbabile, come avvenuto ieri, del calibro di Antonio Razzi, Alberto Angela, Alfonso Signorini, Valeria Marini e Amadeus.

La coalizione di centrodestra punta a trovare un accordo in breve tempo

Poco prima della seconda chiama la coalizione di centrodestra ha annunciato che anche quest’oggi voterà scheda bianca, così come sancito nel corso di un summit avvenuto in mattinata. Ma in una conferenza stampa a latere della votazione il leader della Lega, Matteo Salvini, ha manifestato la volontà di trovare in tempi rapidi un accordo con le principali forze politiche. mpa al termine del vertice che ha stabilito la rosa di nomi per il Quirinale. “Vogliamo chiudere in fretta. – ha dichiarato il numero uno del Carroccio – Non diciamo no pregiudizialmente a nessuno e speriamo che anche gli altri si confrontino nel merito. Non sono candidati di bandiera, sono personalità di altissimo profilo.”

Tre i nomi presentati dal fronte del centrodestra alla carica di Capo dello Stato: si tratta di Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio. Mentre nella rosa dei candidati è stata esclusa Elisabetta Alberti Casellati in quanto secondo i vertici di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia è preferibile che le cariche istituzionali “siano tenute fuori” dai giochi e “abbiano in sé la dignità di essere una possibile scelta“.

Non siamo qui ad imporre niente a nessuno. – ha aggiunto Salvini, che poi ha evidenziato come negli ultimi 30 anni la sinistra sia stata protagonista della scelta del Presidente della Repubblica – penso che ora sia diritto dell’area liberale moderata che è maggioranza del paese di avanzare delle proposte“.

Trovo irrispettoso l’atteggiamento di chi dice ‘qualsiasi proposta farete non verrà presa in considerazione‘. – ha tuonato Giorgia MeloniIn democrazia si dice cosa si pensa della proposta non che è inadeguato chi rappresenta milioni di persone. Io rivendico rispetto per i milioni di cittadini che si sentono rappresentanti da quest’area politica e culturale“. Antonio Tajani invece ha ribadito che il centrodestra ha a disposizione “molte figure che non hanno tessera ma che sono al servizio dello Stato e delle istituzioni“, scelte che potrebbero essere condivise dai partiti di opposizione.

Quirinale, il voto
Matteo Salvini al voto per l’elezione del Presidente della Repubblica (Facebook)

Letta apre al centrodestra, per Conte nessuno può rivendicare un diritto di prelazione

E in merito a questa considerazione Enrico Letta ha aperto uno spiraglio annunciando che i nomi presentati dal centrodestra sono sicuramente di qualità e li valuteremo senza spirito pregiudiziale”. Valutazioni che verranno fatte di comune accordo con gli alleati, in primis con Giuseppe Conte e il MoVimento 5 stelle. L’ex presidente del Consiglio ha però voluto specificare che verrà fatta un’attenta valutazione sui nomi proposti dal centrodestra e che nessuno può vantare “un diritto di prelazione” per eleggere i nuovo Capo dello Stato.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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