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Riforma della giustizia: la camera dice sì

È passata ieri alla camera il testo delle riforma di giustizia , è arrivato il primo si del parlamento dopo oltre un anno dall’esame in prima lettura

396 sì, 57 no e 3 astenuti. Con questi numeri è passata alla Camera il testo della riforma delle giustizia che ha fatto incassare al Governo Draghi la doppia fiducia. Il ddl era stato inizialmente proposto dal guardasigilli Alfonso Bonafede durante il Governo Conte Bis ed è stato poi rivisto poi con gli emendamenti della ministra Marca Cartabia del governo Draghi.

Dopo mesi di revisioni è la riforma è passata ieri sera rafforzando la maggioranza e ricompattando lo stesso Movimento 5 stelle. Tra gli assenti 26 deputati di Forza Italia che non hanno partecipato al voto nell’Aula della Camera sulla riforma del processo penale,  23 deputati della Lega assenti,  14 le assenze del  Pd.

Le novità introdotte dalla riforma della giustizia

Il focus della riforma è sulla velocizzazione del processo penale e civile, punto cruciale di tutto il lavoro di innovazione, incentivato anche dalla stessa Unione Europea che ha vincolato i fondi della recovery della UE a questo punto essenziale per la giustizia italiana. La lentezza dei processi sta infatti paralizzando da anni il sistema giudiziario italiano.

Per quanto riguarda la prescrizione secondo la riforma i processi dureranno due anni in Appello mentre in Cassazione un anno, anche se i procedimenti più complessi possono arrivare a tre anni e 18 mesi. Per i reati più gravi come mafia, terrorismo, violenza sessuale e traffico di droga, il giudice può stabilire ulteriori proroghe di un anno. Rimane la non prescrizione per i reati che hanno come pena l’ergastolo. Sono inappellabili le condanne per i reati minori.

Si è cercato di diversificare la pena rafforzando l’intento educativo ed evitare l’affollamento carcerario con l’impiego di lavori socialmente utili. Per i reati minori arresti domiciliari o semilibertà con rientro notturno.

Potenziamento dello staff del magistrato

Una misura dalla quale non si può prescindere per la velocizzazione del processo penale almeno del 25% e quello civile del 40% è l’assunzione di nuovo personale.

Si prevede nei prossimi cinque anni un forte potenziamento dello staff dei magistrati una misura adottata dalla riforma è quella di potenziare lo staff del magistrato con la futura assunzione a tempo determinato nei prossimi 5 anni di 21.910 persone.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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