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Se i clienti non vanno al bar, è il bar ad andare dai clienti…in apecar

Chi non avrà udito almeno una volta il famoso detto “Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”? Sicuramente lo avrà sentito dire un centinaio di volte Federico Rinaldi, del Caffè Vergnano, che quest’oggi ha presentato all’Ansa un nuovo progetto definito “di sogni e di piccola ripresa economica“. Si tratta di un servizio di consegne a domicilio dedicato interamente al mondo della caffetteria, attualmente presente nella città di Torino.

Rinaldi sottolinea come l’intento principale di questa iniziativa sia quella di “Provare a riportare le piccole abitudini quotidiane che alleviavano un po’ la vita, sopratutto in questo momento di difficoltà.” E come nel detto di Maometto è il bar che si sposta fisicamente verso i clienti, attraverso l’ausilio di una splendida apecar personalizzata Vergnano, che sfrutta la concessione da parte del governo di effettuare i servizi delivery. L’iniziativa, si sottolinea, effettua solo consegne a domicilio e nessuna somministrazione al banco.

La programmazione del lavoro è molto semplice, per prima cosa viene comunicata l’area geografica della città nella quale saranno presenti in giorno seguente, in secondo luogo vengono raccolti gli ordini e il giorno successivo si procede ad effettuare le consegne dal mattino fino all’ora di pranzo effettuiamo le consegne. Il menù sul quale si lavora è composto da caffè, cappuccini e alcuni prodotti di pasticceria.

apecar bar
La storica torrefazione Caffè Vergnano di Via Santa Giulia 37 a Torino (Facebook)

Inoltre secondo il promotore dell’iniziativa il rischio di assebramento è scongiurato in quanto il mezzo viene fatto transitare per le vie laterali della città e il portellone viene tenuto rigorosamente chiuso. Anche se nel video per esigenze di “visibilità” è aperto.

Una storia imprenditoriale da ammirare che potrebbe stimolare altri imprenditori, anche di settori differenti rispetto a quello della ristorazione, a inventare nuovi sistemi di consegna in maniera tale da avvicinarsi al cliente. Inoltre sono allo studio da parte dei responsabili di Vergnano nuovi metodi di fruizione dei locali, che possano garantire le distanze di sicurezze e il rispetto delle normative igienico sanitarie che verranno stabilite una volta che ci sarà il via libera definitivo per far ripartire tutte le attività economiche del Paese.

Non ce ne voglia Vergnano ma il momento topico del filmato è rappresento dall’entrata in scena di un vigile urbano, soprannominato ‘civic’ in Piemonte, che a bordo di una bicicletta redarguisce severamente il barista reo di aver servito al banco il caffè ad una signora. E per concludere con un altro famoso detto, in questo caso molto calzante: “Chi predica bene…razzola in apecar!“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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