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Sindaco contesta Salvini in Polonia. La replica: “Sono qui per aiutare”

Un sindaco locale mostra a Salvini la maglietta di Putin. Renzi: "Torni in Italia". La replica: "Venga ad aiutare"

Matteo Salvini, in Polonia in visita a un campo profughi vicino al confine con l’Ucraina, è stata contestato dal sindaco locale. Wojciech Bakun, primo cittadino di Przemysl, mostra al leader leghista una maglietta di Putin, rinfacciandogli quella indossata da Salvini in alcune foto di qualche anno fa. “Io non la ricevo, venga al confine a contestare Putin“, dice nel video il sindaco. “Sono qui per aiutare” risponde Salvini, prima di allontanarsi.

Renzi a Salvini: “Serve la politica non le pagliacciate”

E’ soprattutto Italia viva a rilanciare le immagini e a criticare il leader leghista per il suo viaggio in Polonia, anche se per la verità la versione postata dal partito di Matteo Renzi è un po’ tagliata. “Ho detto a Salvini in tutti i modi – commenta Renzi – che in questa fase serve la politica, non le pagliacciate. Questo sindaco polacco glielo ha spiegato in modo ancora più chiaro. Meglio se Salvini torna a casa prima possibile, meglio per lui dico“.

Salvini a Renzi: “Venga qui ad aiutare invece di fare polemica”

Secca la replica del segretario della Lega: “Renzi e compagni? Vengano a portare aiuti ai bimbi che abbiamo visto oggi piangere al confine, e ci aiutino – attacca Salvini – a portarli in Italia con le loro famiglie, invece di dire sciocchezze. Chi riesce a fare polemica politica anche con la guerra alle porte ha un problema”.

La visita nel centro per profughi

Poco prima il leader leghista aveva visitato il centro di accoglienza di Kijowska: “Migliaia di bimbi, mamme e nonni accolti in un enorme capannone riscaldato, in attesa di andare altrove, immagini strazianti che devono smuovere le coscienze di tutti. Domani – aveva annunciato Salvini – un pullman porterà in Italia 50 fra bimbi e famiglie, ma purtroppo è solo una goccia“. Per sabato è stata organizzata un’altra missione “con pullmini, van e furgoni da Milano, guidati da volontari, che dopo 20 ore di viaggio potranno lasciare in questo centro a Kijowska pannolini, medicine, vestitini e altro, riportando in Italia quanti più bimbi e famiglie possibili. Se ognuno farà la sua parte, anche con questi piccoli gesti, la Pace sarà più vicina”.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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