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Smart working, le nuove regole: si torna all’accordo individuale

Dal 1° settembre in Italia entreranno in vigore novità importanti che riguardano smart working: la pubblicazione del dl Semplificazioni in Gazzetta Ufficiale, insieme al relativo decreto firmato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, ha chiarito alcuni dettagli che “sburocratizzeranno” questa nuova modalità di lavoro. Il decreto ha inoltre l’obiettivo di rendere stabile il regime la modalità di lavoro agile applicato durante e dopo la pandemia.

Le novità più importanti riguardano la comunicazione da parte dei datori di lavoro. Da settembre decade la comunicazione semplificata – ovvero la possibilità per i datori di lavoro di prendere accordi con i dipendenti senza l’obbligo di sancirli in modo formale – e si torna all’accordo individuale. Il tutto avverrà in una modalità semplificata rispetto al periodo emergenziale: i datori di lavoro non dovranno comunicare l’adesione dipendente per dipendente ma avranno la possibilità di inviare in modo semplificato i nominativi.

Inoltre i lavoratori che decideranno di non aderire all’accordo dovranno lavorare in presenza, compresi i lavoratori fragili o i genitori di figli under 14, in quanto non sono previsti al momento meccanismi automatici per nessuna categoria di lavoratori.

Il ministro Orlando: “Misura che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile”

Il decreto – ha spiegato il ministro Orlando – prevede che il datore comunichi in via telematica al Ministero del lavoro i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni in modalità agile. Si tratta di una disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile“. Con queste modifiche – spiega il ministero – viene riformulato l’articolo 23 della legge 22 maggio 2017, che prevedeva l’obbligo di comunicazione dell’accordo individuale.

L’esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale – afferma il ministro del Lavoro – dato il suo sempre maggiore utilizzo“, con l’obiettivo di agevolare l’iter burocratico per i datori di lavoro senza aggravare il lavoro degli uffici ministeriali.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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