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Spari in una scuola a Denver: ucciso studente di 18 anni

DENVER. E’ di un morto e otto feriti il bilancio di una sparatoria in una scuola, la Stem School di Highlands Ranch, nei sobborghi di Denver, in Colorado. La vittima è uno studente di 18 anni. La scuola trova vicina a una stazione di polizia e quando gli agenti sono giunti all’ingresso, ancora si sentivano gli spari. Tra i feriti uno sarebbe in gravi condizioni.

Il presunto autore della sparatoria è uno studente di 18 anni: si chiama Devon Erickson ed è stato arrestato insieme ad un altro sospetto, un minorenne del quale le forze dell’ordine non hanno reso nota l’identità. Lo sceriffo locale, Tony Spurlock, ha detto che entrambi i sospetti frequentano la scuola, aggiungendo che finora è stata trovata almeno una pistola. Non è chiaro ancora se lo studente ucciso fosse l’obiettivo del giovane che ha aperto il fuoco o se sia stato colpito da un proiettile vagante. La polizia ha sequestrato anche un’auto nel parcheggio della scuola che si trova a 21 chilometri a sud di Denver.

A soli otto chilometri di distanza, alla Columbine High School, avvenne nel 1999 una delle più tragiche sparatorie della storia Usa in cui morirono 13 studenti uccisi da due compagni di classe. E’ passato meno di un mese dal ventesimo anniversario di quel massacro, uno delle più tragiche sparatorie nella storia degli Stati Uniti .

Donald Trump è stato informato sui dettagli della vicenda e ha contattato le autorità locali. “Le nostre preghiere sono per le vittime, per i familiari e per coloro affetti dalla sparatoria alla Stem School Highlands Ranch a Littleton, in Colorado – sottolinea in una nota la Casa Bianca -. Tragicamente questa comunità e coloro che la circondano conoscono troppo bene questi odiosi ed orribili atti di violenza”.

Nel 2017 negli Stati Uniti sono morte 40.000 persone uccise da armi da fuoco, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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