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Torino, si è spento a 81 anni l’avvocato Carlo Federico Grosso

TORINO. E’ morto a Torino Carlo Federico Grosso, tra i più noti penalisti italiani. Aveva 81 anni. A darne notizia, sul suo sito, è la Repubblica online, di cui era il legale. Professore emerito di Diritto penale, è stato consigliere comunale e vicesindaco di Torino, nelle fila del Pci, e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è stato eletto nel Csm, di cui è stato vicepresidente. Come avvocato è stato il primo difensore di Annamaria Franzoni e di Calogero Mannino per la accuse sulla trattativa Stato e Mafia. La notizia della morte di Grosso è stata data anche dall’attuale vicepresidente del Csm David Ermini in apertura del plenum. Ermini ha espresso le condoglianze alla famiglia sottolineando che Palazzo dei Marescialli lo ricorderà come merita. Grosso è stato vicepresidente dal 1996 al 1998.

carlo federico grosso

Nato il 14 novembre 1937, era figlio di Giuseppe, anche lui studioso di diritto e per un certo periodo sindaco della città. Laureato nel 1959 in giurisprudenza, ha insegnato nelle Università di Urbino, Genova e soprattutto Torino, dove ha retto la cattedra di diritto penale dal 1974 al 2007. È stato consigliere comunale come indipendente nelle liste del Partito comunista dal 1980 al 1990. È stato anche vicesindaco della città. In seguito è stato vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è stato eletto membro del Consiglio Superiore della Magistratura, di cui è stato vicepresidente fino al 1998. Nella sua carriera di avvocato, è stato il primo difensore di Annamaria Franzoni nel processo per il delitto di Cogne, è stato avvocato di parte civile nel processo per la strage della stazione di Bologna del 1980 e in quello per la strage del Rapido 904 del 1984. Ha difeso 32mila azionisti nei processi per il crack Parmalat e anche l’ex ministro Calogero Mannino (facendolo assolvere) nel processo sulla trattativa tra lo Stato e Cosa nostra.

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