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Caso Greta Beccaglia, le associazioni della stampa si costituiscono parte civile

Caso Greta Beccaglia: nel corso di una conferenza stampa dove erano presenti le associazioni di categoria nazionali e regionali è stato deciso di costituirsi parte civile insieme.

Caso Greta Beccaglia, venerdì 3 dicembre conferenza stampa con il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana Giuseppe Giulietti. Presenti Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, a Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, a Franco Morabito, presidente del Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi.

Alla conferenza stampa sono intervenute anche Paola Fichera, componente della giunta esecutiva della Fnsi, Patrizia Centi, vicepresidente dell’Associazione Stampa Toscana, Silvia Motroni, Maria Adele de Francisci e Francesca Bandinelli, componenti degli organismi di Odg Toscana.

Le associazioni della stampa nazionali e regionali si costituiranno parte civile

Da oggi in poi tutte le costituzioni di parte civile saranno effettuate insieme. Basta, non c’è una rincorsa quando un cronista viene minacciato. La Federazione, l’Ordine nazionale con l’Associazione Stampa Toscana e l’Ordine dei giornalisti della Toscana si costituiranno assieme dalla parte di qualunque cronista, donna o uomo, minacciato per diverse ragioni“. Così il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti nel corso della conferenza stampa con la giornalista molestata.

Greta Beccaglia, com’è noto, venne molestata da due tifosi della Fiorentina sabato scorso a Empoli (Firenze), durante un collegamento tv all’esterno dello stadio. “Quando una persona viene colpita davanti alle telecamere – ha proseguito Giulietti – la domanda da farsi è: qual è il grado di impunità che oggi consente a un signore di minacciare, di fare quel gesto e poi di andarsene ridendo, dicendo poi nell’antico linguaggio è un atto di goliardia Questo lo trovo vomitevole. Così come ho trovato insopportabile che uno possa prendere a testate Selvaggia Lucarelli per strada e dire che questa persona è stata provocata”.

Non tutti denunciano a causa della paura

Secondo Giulietti, però, “non tutti denunciano, per situazioni loro, per paura, per il precariato che li intimorisce, perché si devono pagare anche la macchina fotografica se gliela rompono, perché non c’è neanche l’equo compenso. La denuncia è un atto fondamentale, perché non tutti denunciano”. Il presidente della Fnsi ha spiegato: “La proposta a questo punto è quella di essere parte civile al processo e ovunque, comunque a tutela di chiunque in tutta Italia in modo che sia chiaro che parte una campagna che riguarda tutti”.

Giulietti ha poi ricordato alcune date importanti: “Il 7 dicembre saremo in Cassazione con Paolo Borrometi contro mafiosi che lo hanno minacciato; il 9 dicembre saremo coi familiari di Andrea Rocchelli ucciso in Ucraina“. Sandro Bennucci e Giampaolo Marchini hanno ricordato che “è necessario non abbassare la guardia” aggiungendo che “gli editori devono farsi carico della tutela e dell’incolumità dei giornalisti in ogni caso, ma soprattutto nei servizi considerati di prima linea“.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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