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Clamoroso dietrofront di Dazn: stop alla doppia utenza contemporanea

La clamorosa decisione di Dazn di eliminare la possibilità per i propri clienti di assistere in contemporanea su due dispositivi diversi alle dirette dei match di Serie A sta sollevando un polverone mediatico di enormi proporzioni, ma soprattutto sta creando non pochi malumori tra gli abbonati.

La notizia è stata diffusa da Il Sole 24 Ore, secondo il quale la società sarebbe in procinto di inviare una comunicazione ufficiale ai propri abbonati, che entro 30 giorni potrebbero avvalersi della facoltà di recedere dal contratto stipulato.

Tutta colpa della pirateria e della svalutazione dei diritti tv della Serie A

È molto probabile che già da metà dicembre la piattaforma che ha acquisito i diritti del massimo campionato italiano per il triennio 2021-2024 renderà effettiva la modifica. Secondo i primi rumors la decicione sarebbe stata presa per contrastare il fenomeno della pirateria, in maniera tale che le seconde utenze in contemporanea con vengano utilizzate allo scopo di incentivare l’utilizzo fraudolento degli accessi a Dazn. A proposito di questo fenomeno dai dati interni della piattaforma si sarebbe riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti della “doppia utenza contemporanea”.

Altro motivo di non poco conto che avrebbe spinto la società a rivedere le condizioni del servizio è il nodo legato alla riduzione del valore dei diritti televisivi: decremento causato proprio dalla pirateria. Inoltre la decisione sarebbe stata accolta con grande favore da parte della Lega di Serie A e dai presidenti dei club, ecco spiegato il perché Dazn abbia cambiato improvvisamente direzione solo appena due mesi e mezzo dall’inizio del campionato.

Dazn

Il comunicato del Codacons sulla vicenda

Tra i problemi di maggior rilevanza che si riperquoterebbero sugli abbonati spicca quello relativo a coloro i quali hanno sottoscritto un abbonamento tramite terze parti e saranno impossibilitati a recedere dal contratto, salvo interventi speciale da parte delle autorità competenti.

Sulla questione è immediatamente intervenuto il Codacons che ha deciso di presentare un esposto all’Agcom e all’Antitrust affinché si accerti la correttezza dell’operato della società. Nel comunicato diffuso qualche ora fa si legge: “Se sarà confermata la decisione di Dazn di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device, si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro“.

Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, – sottolinea il Codacons – dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori.”

Il comunicato si conclude con l’annuncio dell’esposto a Agcom e Antitrust affinchè venga aperta: “Un’istruttoria sul caso e, se confermata la decisione di Dazn, accertino la correttezza dell’operato della società sanzionando qualsiasi violazione delle disposizioni in tema di contratti“.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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